La Juve Stabia divide la posta in palio con il Mantova. Allo stadio Martelli al vantaggio di Mosti risponde Solini per l’1 a 1 finale al termine di un match combattuto, ma senza né vincitori, né vinti. «Per come si era messa la partita, credo sia un punto molto importante -spiega mister Davide Possanzini ai microfoni ufficiali del club nel post gara- per il punto che ci dà. La squadra ha reagito al gol della Juve Stabia. Avremmo potuto crollare, dopo tutto questo periodo in cui non riusciamo a ottenere la vittoria. Avevo paura che la squadra si sfaldasse e invece ci ha creduto e ha tirato fuori il meglio. Abbiamo trovato gol su calcio piazzato, avuto occasione dopo un minuto. La squadra ha dimostrato di essere viva. Dispiace non aver vinto, era una buona possibilità, ma per non aver perso contro una squadra in salute, che ci ha portato al limite con duelli, sono molto soddisfatto. I ragazzi hanno dimostrato che ci tengono e volgiono raggiungere l’obiettivo con qualsiasi mezzo. Dobbiamo andare a Pisa giocandoci la nostra carta. Qualcuno pensa che siamo già una vittima, ma la squadra è viva e faremo bene. Al di là della classifica, sono contento dei ragazzi, stanno dimostrando l’attaccamento alla maglia. Mi piace come si battono e hanno sempre la voglia di rialzarci. Sono sicuro che questo li premierà. Poletti? non era facile fare una partita così all'esordio. Ha tenuto botta ed è andato forte. Abbiamo ritrovato attimi di freschezza dopo il gol. Contento per quello che ha fatto. Nervoso? Sono sempre nervoso, perché ci tengo tanto. Mi sono conquistato una cosa insieme ai ragazzi e faccio di tutto per tenermela stretta. Cerco di tirare fuori tutto quello che i ragazzi possono tirare fuori. Non voglio parlare dell'arbitro, ma è eclatante che su trenta falli solo due ammoniti. Il nervosismo è dato anche dal fatto che un loro giocatore perdeva tempo e questo da fastidio quando fanno certe cose in casa nostra, ma non ce l'ho con nessuno. Le sostituzioni? Motivi tecnici. Burrai era ammonito e poteva rischiare l’espulsione e mi serviva un po’ di freschezza, non per demerito. Volevo dare un po’ più di sostanza. Aramu? Sapevo che poteva darci qualcosa, anche se non al massimo. Debenedetti ha fatto la sua parte. Ovvio che dispiace. Siamo presi da una maledizione che non riusciamo a vincere. Ma se questo è l’atteggiamento, verremo premiati. Ho visto tante squadre in queste situazioni perdersi. Noi invece ci ritroviamo sempre dopo essere passati sotto. I gol subiti? Sono momenti. L’abbiamo interpretata bene. Era una partita al di fuori delle nostre corde e caratteristiche, e quindi ci siamo adattati. Vuole dire che possiamo anche giocare queste partite. Dopo la rovesciata di Piscopo, abbiamo rischiato poco. Probabilmente stiamo pagando tanto, anche a ogni minimo errore. Anche se abbiamo preso gol, potevamo vincere, viste le occasioni. Non rinuncerei mai a quattro attaccanti. Per le squadre che stiamo affrontando in questo periodo, spesso giocano squadre con il 3 4 2 1, che sanno fare le due fasi fatte bene e quindi ho bisogno, come Fiori, di qualcuno che faccia sia fase offensiva che difensiva.»
«Siamo orgogliosi di questi 43 punti, la salvezza è davvero vicina. Chiedo ai tifosi di accompagnarci a braccetto in queste ultime 8 partite». Candellone. «Felice per la doppietta, ora ci godremo la sosta»
