“I Sogni son desideri” canticchiava Cenerentola e il sogno tanto desiderato dal sammaritano Raffaele Calabrese è, finalmente, diventato realtà.
L’autore di Santa Maria la Carità, infatti, seppur nel limite delle restrizioni della zona rossa locale, è riuscito nel tanto agognato intento di pubblicare il suo personalissimo libro: “I percorsi dell’anima”, una raccolta di poesie, canzoni, foto e ricordi.
Niente roba alla Montale o liriche con sfaccettature leopardiane ma incisioni semplici, versi accessibili in grado di fotografare appieno le sensazioni interiori, quelle che attraversano l’anima, restituendo ai lettori emozioni senza metafore e false rime.
Una raccolta di versi, in un contesto sociale come l’attuale, rappresenta una sfida. Una sfida a riscoprire la bellezza della propria interiorità. È questo dimostra in pieno la caparbietà dell’autore sammaritano e la sua personalità, nascosta, mascherata, “un giullare di corte dietro cui si cela un cavaliere ardimentoso”. L’anima, come detto e annunciato già dal titolo della raccolta, è il motore di tutte le scritture, declinato in diversi argomenti, in tutti i vari aspetti, un po’ come l’eclettica interiorità che caratterizza Calabrese. L’opera evoca la bellezza dell’amore ma anche la sua contraddizione, i richiami nostalgici alla propria terra natia, la sua amata Santa Maria calata nel contesto più ampio del “Napule è chesta ccà”, onora le personalità più care a Calabrese, ovvero la famiglia, le figlie, la moglie e gli amici, tassello questo che raffigura un altro aspetto della personalità del sammaritano: quello del conservare l’attaccamento alle proprie radici.
Ciò che colpisce è anche il gioco fatto con le parole, con l’ironia di cui facciamo spesa nella quotidianità, in una connotazione circense, un misto tra un clown e un giocoliere che utilizza le parole e le piega alla volontà della propria penna.
«Questo libro nasce da tutto ciò che ho scritto nel corso della mia vita, con il cuore senza mai inventare nulla – commenta Calabrese – un modo semplice per regalare a chi legge un approccio alla poesia piacevole. Ci sono poi anche canzoni, incise da altri cantanti, l’inno per la squadra di calcio del nostro Paese e la rivisitazione dell’inno cittadino. Ringrazio tutti coloro che hanno ceduto in me, che mi hanno consigliato, supportato e che, inconsapevolmente, mi hanno ispirato e regalato emozioni».
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»