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Pompei - S'inaugura la nuova illuminazione artistica del Campanile del Santuario

L’opera rientra nel più ampio progetto di riqualificazione di Piazza Bartolo Longo, portato avanti dall’EAV, grazie a un finanziamento della Regione Campania e alla collaborazione del Comune e dello stesso Santuario di Pompei.

tempo di lettura: 4 min
01/08/2025 12:00:32

Lunedì 4 agosto, alle 20.30, sarà inaugurata la nuova illuminazione artistica del Campanile del Santuario di Pompei, un’opera maestosa che, il 24 maggio 1925, cento anni fa, fu inaugurata dal Fondatore Bartolo Longo il quale, insieme alla moglie, la contessa Marianna Farnararo De Fusco, ne aveva voluto progettazione e realizzazione. Alla cerimonia saranno presenti l’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo; il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; il Sindaco della Città mariana, Carmine Lo Sapio; e il Presidente dell’EAV, Ente Autonomo Volturno, Umberto De Gregorio.  

La nuova illuminazione del Campanile rientra nel più ampio progetto di riqualificazione di Piazza Bartolo Longo, portato avanti dall’EAV, sotto la supervisione della Parco Archeologico di Pompei, grazie a un finanziamento della Regione Campania e alla collaborazione del Comune e dello stesso Santuario di Pompei. Il 10 febbraio scorso la Piazza è stata restituita alla cittadinanza e ai pellegrini dopo necessari lavori di restyling e razionalizzazione, che hanno tra l’altro permesso l’abbattimento delle barriere architettoniche preesistenti. Proprio in quell’occasione fu anticipato che, sempre nell’ambito del progetto Eav, il Campanile, simbolo di pace nel mondo e riferimento per milioni di pellegrini che raggiungono ogni anno il Santuario, avrebbe presto avuto una nuova illuminazione.

Nello specifico sono stati collocati fari esterni in Piazza e su alcuni tetti: le luci saranno proiettate direttamente sulla superficie del Campanile. Inoltre, sulle facciate della torre campanaria, sono state collocate luci RGB, che consentono un’illuminazione in diversi colori (che possono variare a seconda delle esigenze). Infine – ed è la terza tipologia d’intervento – sono state installate luci bianche nel vano scala.

“La descrizione tecnica – spiega l’Arcivescovo Caputo – è utile, ma le parole non sono sufficienti a descrivere la bellezza dell’opera realizzata. Quel campanile, che si staglia allo sguardo dei fedeli che arrivano a Pompei o semplicemente guardano la Città da lontano, è un faro che ci dice come, malgrado tutto, e penso in modo particolare ai conflitti in Terra Santa, in Ucraina e in decine di Paesi, la fiamma del bene e della speranza è ancora viva. Non è solo un simbolo per chi ha fede, ma anche per i non credenti. Le nuove luci potenziano e rendono vigorosa la forza del messaggio di pace, racchiuso in un simbolo”. «Nel 1901 – aggiunge il Prelato – Bartolo Longo, che presto Papa Leone XIV canonizzerà, affidò il Santuario ai devoti della Vergine dicendo: “Con quell’amore con cui l’avete edificato, finitelo, custoditelo, accrescetelo”. Ed è bello che la nuova e triplice installazione luminosa sia frutto di una sinergia tra vari enti. Cooperare per il bene della comunità è già in sé un valore prezioso». 
                                                                                                               
Il Campanile 

Il Campanile, opera dell’architetto e Servo di Dio Aristide Leonori, costruito tra il 1912 e il 1925 richiama il modello tradizionale delle torri campanarie.
Leonori, coadiuvato dal fratello Pio, fu anche direttore dei lavori, disegnatore delle campane, dei portali e degli angeli. All’esterno è di granito grigio con elementi di marmo bianco; è realizzato in stile corinzio e composito, con cinque ordini architettonici rastremati dal basso verso l’alto, raccordati da colonne lucidate a specchio. All’interno, realizzata con mattoni pressati, un’armatura metallica a castello sostiene una scala di ferro di 360 scalini su 36 rampe.

La porta frontale è di bronzo, reca in altorilievo la scena dell’apparizione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque. Sui piedistalli del terzo ordine, si stagliano quattro angeli trombettieri in bronzo. Nel quarto ordine, in una nicchia, è posta una statua in marmo di Carrara del Sacro Cuore di Gesù, alta 6 metri. Le scritte: “Venite ad me omnes” e “Cordi Jesu Sacrum” “Anno Iubilaei MCMXXV”, come le quattro fiamme agli angoli, sono di bronzo dorato a fuoco.

Il monumento è coronato da una cupola, sormontata da una croce gemmata in rame e bronzo, alta 6 metri, benedetta da Pio XI, prima del trasporto a Pompei.

Nel Campanile, di 80 metri d’altezza, trovano posto 8 campane, realizzate anche con la fusione di cannoni da guerra in bronzo. A seguito dei danni subiti a causa del terremoto del 1980, furono eseguiti alcuni lavori di restauro e di consolidamento, durati dal 1986 al 1988. Dalla porticina posteriore del Campanile si sale al belvedere con l’ascensore, da dove è possibile ammirare il panorama circostante.

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