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Pimonte - Biodiversità, fede e tradizione protagoniste all'Antica Fiera della Spina Santa

Si è conclusa con un grande successo di pubblico la terza edizione consecutiva dell’Antica Fiera della Spina Santa, storico evento riportato in auge dal Comune di Pimonte.

tempo di lettura: 2 min
04/06/2025 08:48:59

Si è conclusa con un grande successo di pubblico la terza edizione consecutiva dell’Antica Fiera della Spina Santa, storico evento riportato in auge dal Comune di Pimonte. L’obiettivo è quello di fondere spiritualità, ruralità, tradizione contadina e valorizzazione della biodiversità. Sui Monti Lattari è stata così vissuta una giornata dedicata alla passione per la terra, all’agricoltura e all’allevamento. Il tutto, grazie all’iniziativa riportata alla luce (dopo 43 anni di stop) dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Somma, e fortemente voluta dal presidente del consiglio Pasquale Somma, dall’assessore Annalisa Starace, dai consiglieri Davide Minieri, Maria Donnarumma e da tutta la maggioranza.

La fiera è stata inaugurata con la benedizione di monsignor Francesco Alfano, vescovo dell’arcidiocesi Castellammare-Sorrento, che ha dato un segnale forte sul legame tra fede e cultura rurale. L’area di Valle dei Noci (che ha ospitato l’evento) è stata così animata da una varietà di animali esposti e dai prodotti della terra in mostra. Durante l’evento è stato dato ampio spazio alla promozione della zootecnia locale con razze autoctone, ai momenti educativi per i bambini, alle esposizioni contadine e alle eccellenze enogastronomiche, con un’attenzione particolare per i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) come il prezioso pomodorino cannellino di Pimonte, simbolo di un’agricoltura identitaria, resistente e di qualità.

“È stato meraviglioso vedere la gioia negli occhi dei bambini mentre esploravano le varie specie di animali – afferma il sindaco Somma – E altrettanto significativo è stato vedere la partecipazione numerosa di visitatori e operatori del settore”. Tra i presenti anche Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura, che ha ricordato come quest’evento sia “il risultato di un percorso importante di recupero delle tradizioni locali. La Regione Campania – ha commentato – continuerà a sostenere con forza manifestazioni come questa, che sanno coniugare storia, ruralità, innovazione e comunità, restituendo valore al lavoro degli agricoltori e degli allevatori, protagonisti silenziosi ma fondamentali dei nostri territori”.

L’evento è stato reso possibile anche grazie alla stretta collaborazione con Campania Alleva, la più grande fiera zootecnica del Sud Italia, e con l’Associazione Allevatori Campania e Molise, guidata dal direttore Augusto Calbi. Importante il contributo della Fondazione Monti Lattari Onlus, presieduta da Mariella Verdoliva, dell’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari con il presidente Enzo Peluso, della Comunità Montana dei Monti Lattari, del GAL Terra Protetta, della Coldiretti Campania, con la presidente Valentina Stinga, e dell’ANCI Campania. Presente anche Antonio Limone, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, e l’appuntato scelto Alessio Lopa del Nucleo dei Carabinieri Forestali di Agerola, a testimonianza dell’attenzione per il benessere animale e il presidio ambientale. 

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