Torre Annunziata torna a vivere momenti di terrore. Intorno alle 20 di ieri sera, quando corso Vittorio Emanuele era ancora pieno di vita, il fragore di diversi colpi di pistola ha squarciato la quiete del centro cittadino. Una vettura, ferma a pochi passi da piazza Santa Teresa, è stata crivellata di proiettili sotto gli occhi attoniti dei passanti.
In pochi secondi, la strada principale si è trasformata in un teatro di paura: la gente ha cercato rifugio nei negozi ancora aperti o dietro le auto parcheggiate, mentre le urla si confondevano con l’eco degli spari. Sul posto sono intervenute immediatamente le pattuglie della Polizia di Stato, che hanno transennato l’area e avviato i rilievi tecnici per ricostruire la dinamica dell’agguato.
Gli investigatori stanno cercando di capire chi fosse il reale bersaglio del “messaggio di fuoco” e da dove siano partiti i colpi. Al momento non si esclude nessuna pista, compresa quella di un avvertimento legato alla criminalità organizzata.
L’episodio, avvenuto in pieno centro e in un orario di grande affluenza, riaccende la paura di una nuova escalation di violenza in una città che da anni cerca di liberarsi dall’ombra dei clan. Torre Annunziata, ferita ma non rassegnata, si risveglia ancora una volta con l’eco degli spari nelle orecchie e con un silenzio che, dopo la paura, sembra pesare ancora di più.
Le forze dell’ordine assicurano il massimo impegno per individuare i responsabili, mentre la comunità, stanca di convivere con la paura, chiede sicurezza, giustizia e un segnale concreto di presenza dello Stato.
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»
