La svolta è arrivata grazie al ritrovamento di un hard-disk collegato al sistema di videosorveglianza del fortino del clan oplontino.
tempo di lettura: 2 minSvolta nelle indagini per l'omicidio Merlino. A Torre Annunziata, infatti questa mattina i Carabinieri della locale Compagnia hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, undici esponenti del clan "Gionta", tutti già detenuti per associazione di tipo mafioso, in quanto gravemente indiziati di aver deliberato, organizzato ed eseguito l'omicidio di Ettore Merlino avvenuto a Torre del Greco il 24 maggio del 2007.
La svolta nelle indagini, coordinate dalla DDA di Napoli e condotte dal NORM della Compagnia di Torre Annunziata, è stata possibile attraverso il rinvenimento e sequestro di un apparato di videoregistrazione rinvenuto murato in una parete di "Palazzo Fienga".
A seguito di una perquisizione presso la predetta storica roccaforte del clan "Gionta", infatti, i militari della Compagnia di Torre Annunziata hanno notato una parete di colore differente rispetto al resto della struttura. Abbattuta la parete, è stato rinvenuto un hard-disk relativo all'impianto di videosorveglianza, installato dal clan stesso a difesa del "fortino", e costituito da numerose telecamere puntate all'interno e all'esterno del Palazzo.
Dalla visione dei filmati è stato appurato che gli stessi riproducevano le immagini relative all'organizzazione e pianificazione dell'omicidio di Merlino.
Il 24 maggio del 2007, Merlino uscì dal Palazzo per fare rientro ad Ercolano, dove però non riesce a giungere poiché due killer dei "Valentini" (Amedeo Raia e Alfonso Agnello), dopo averlo "pedinato". lo raggiunsero in via Nazionale a Torre del Greco per freddarlo a colpi di pistola.
L'attività investigativa ha, quindi, consentito di appurare che Melrino fu ucciso per far un "favore" al clan Birra. Destinatari del provvedimento sono stati Pasquale Gionta, Liberato Guarro, Gioacchino Sperandeo, Giuseppe Coppola, Umberto Onda, Eduardo Venerando, Gennaro Longobardi, Guglielmo Arcobelli, Michele Palumbo, Amedeo Raia, e Aniello Alfonso.