Curioso caso all'istituto superiore 'Cesaro-Vesevus', tra Torre Annunziata e Boscoreale, dove una classe non è stata riconosciuta del Provveditorato. "La Terza E non esiste": lo affermano gli ispettori del Miur che in questi giorni stanno ispezionando la relativa documentazione. Beffa delle beffe, ora gli alunni rischiano addirittura di perdere un anno scolastico.
Nel frattempo i genitori sarebbero già sul piede di guerra per l'intoppo creato dalla dirigente Rita Iervolino, che per il momento preferisce non rilasciare dichiarazioni. Nel mirino degli ispettori Barbara Barbieri e Maurizio Riccio, che lunedì torneranno nella sede di via Alessandro Volta per acquisire nuova documentazione, è finita proprio la III E, la quale non sarebbe mai stata autorizzata dal Miur.
La sede distaccata di Boscoreale ha infatti due corsi completi di Scienze Umane. L'anno scorso la dirigente Iervolino ha istituito la classe seconda E di Scienze Umane nella sede centrale di Torre Annunziata, classe frequentata da 13 alunni. Considerato il numero esiguo di studenti, già nel passato anno scolastico la classe non era stata autorizzata dal Miur. In ogni caso, il corso è andato avanti ignorando la direttiva: dei 13, in III E sarebbero arrivati soltanto in 8. Impossibile autorizzare una classe con così pochi alunni, soprattutto in considerazione del fatto che lo stesso Istituto può contare su due classi complete del medesimo corso di Scienze Umane nella sede distaccata di Boscoreale.
Nello scorso giugno la dirigente ha provato a 'forzare la mano' inviando una lettera al Provveditorato in cui si chiedeva l'autorizzazione per la III E con relativo elenco degli studenti della classe: come per magia gli alunni sono però diventati 18. Ovviamente, soltanto solo sulla carta. Perché quattro studenti sono della sede distaccata di Boscoreale e altri frequentano invece altre classi.
Una maldestro tentativo scoperto dal Miur, che non ha ammesso repliche. "La III E non esiste", sentenzia la risposta del Ministero, il quale intanto ha anche dato mandato agli ispettori di verificare quanto stia accadendo nella scuola oplontina.
Informati della vicenda anche i genitori dei ragazzi, adesso più preoccupati che mai. Gli studenti, infatti, rischiano di perdere l'anno scolastico perché la II E non era stata autorizzata e, quindi, sulla carta inesistente. Toccherà agli ispettori romani sbrogliare ora l'intricata matassa nel corso della prossima settimana.
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