Raid di piazza Fontana Grande, in manette il sicario che il 14 settembre scorso gambizzò il 29enne Umberto Rotondale. I carabinieri del nucleo operativo stabiese, agli ordini del capitano Giuseppe Mazzullo, hanno arrestato Marco Abagnale, 20 anni, di Castellammare e volto già noto alle forze dell’ordine. I militari hanno eseguito ieri mattina l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata per lesioni gravi, detenzione e porto di armi in luogo pubblico. Dopo gli accertamenti di rito, Abagnale è stato trasportato nel carcere napoletano di Poggioreale, dove si trova tuttora in attesa di essere interrogato dal giudice. Le indagini condotte dai carabinieri di Castellammare hanno permesso di accertare che Abagnale il 14 settembre scorso, durante una lite generata per futili motivi, esplose due colpi di pistola contro Rotondale (pregiudicato per reati inerenti lo spaccio e rampollo di una nota famiglia di pregiudicati stabiesi), colpendolo alle gambe. Erano circa le 12.30 e Piazza Fontana Grande era gremita di persone. Umberto Rotondale si trovava insieme ad altri tre pregiudicati nei pressi del Bar Millenium. Era a piedi. Abagnale, in sella a uno scooter, si avvicinò a volto scoperto e aprì il fuoco. Inutile il tentativo del 29enne di rifugiarsi nel locale, due proiettili gli perforarono un ginocchio facendolo cadere a terra in una pozza di sangue mentre la gente, terrorizzata, scappava via terrorizzata. Umberto Rotondale è figlio di Salvatore, attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di firma per questioni di spaccio e nipote di Elio "bancarella", cognato di De Luca, attualmente all’ergastolo per alcuni omicidi commessi negli anni ’90 durante la sanguinosa faida tra il clan D’Alessandro e quello di Mario Umberto Imparato.