Follia e violenza all'esterno dello stadio. Inizia così Udinese-Napoli, nella maniera peggiore, con la degenerazione di un tifo macchiato dalla violenza. E' l'ennesima domenica da dimenticare per il calcio italiano con un bilancio che parla di cinque persone ferite, di cariche e di risse e sassaiole.
Le cinque persone trasportate in ospedale sono tre tifosi dell'Udinese e due agenti di polizia. I primi tre sono stati feriti lievemente alle gambe e alla schiena da armi da taglio, mentre i due poliziotti hanno riportato lievi contusioni durante una sassaiola tra le tifoserie. I cinque, per fortuna, sono già stati dimessi dopo le cure al pronto soccorso.
I due episodi, secondo le prime ricostruzioni, sono avvenuti all'esterno dello stadio, in momenti diversi. Nel primo caso, otto tifosi napoletani - arrivati ad Udine con un minibus - una volta scesi dal mezzo si sono scontrati con un gruppo di tifosi friulani. Durante la rissa è avvenuto il ferimento dei tre giovani friulani. Il lancio di pietre tra due gruppi di pseudo-tifosi è avvenuto, invece, in un'altra zona dello stadio. Qui sono rimasti feriti i due poliziotti, che erano intervenuti insieme ad alcuni colleghi per sedare la rissa.
Intanto, la situazione è tornata tranquilla all'esterno dello stadio, e la questura di Udine, che in un primo momento aveva valutato anche di sospendere la gara, fa sapere di avwer già effettuato alcuni fermi. Sarebbero tre le persone che in questo momento sono state portate nel commissariato più vicino per l'identificazione. Ma la polizia sta dando la caccia ad almeno sette persone, quattro delle quali provenienti da Napoli.
