Pompei, una città per tutti. Questo è quanto vanno dicendo numerosi amministratori. Il principio è molto bello, nobile. Peccato però che siano ancora tanti i disagi patiti dai cittadini diversamente abili. Le cose si complicano oltremodo quando poi si tratta di persone che vivono in carrozzella. Scontarsi con la barriere architettoniche è per loro, purtroppo, pane quotidiano. L'ultimo caso in ordine di tempo risale a qualche giorno fa, quando una signora non ha potuto raggiungere l'ufficio dello Stato Civile del Comune di Pompei a causa della presenza delle scale, assolutamente non bilanciata da uno scivolo per disabili. La foto, postata dai familiari dell'anziana sul social facebook, ha aperto un dibattuto. Molte persone hanno chiesto una maggiore sensibilità degli amministratori rispetto ad un tema tanto delicato quanto attuale, ovvero l'eliminazione delle barriere architettoniche. In città sono ancora molti i marciapiedi che non presentano scivoli. Per la verità qualcuno è stato fatto in maniera approssimativa e il rischio di caduta è quasi assicurato. Negli scavi archeologici già da alcuni mesi si sta lavorando alla realizzazione di percorsi dedicati ai disabili in carrozzella, per rendere loro più agevole la visita tra le antiche rovine. Un esempio che la città "moderna" non mancherà di seguire, almeno si spera.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.