Degrado senza fine a Pompei, dove - dopo la 'rivolta' delle periferie organizzata dai comitati di quartiere - scatta anche l'allarme nel centro storico. I casi dei senzatetto abbandonati a se stessi in strada si stanno ripetendo con cadenza preoccupante, toccando un nuovo picco: le casette abbandonate in piazza Schettini, infatti, sono diventate un covo per extracomunitari e clochard.
In principio sarebbero dovere essere dei piccoli negozietti utili a popolare la zona accanto piazza Bartolo Longo. Oggi la realtà mostra uno scenario del tutto più deprimente, che certifica inoltre l'ennesimo spreco di soldi. Lasciate nell'incuria e completamente distrutte, le casette rappresentano anche un pericolo per i cittadini. Tra vetri infranti e porte divelte, le insidie per i bambini che scelgono quell'area per andare a giocare si nascondono dietro ogni angolo.
Il problema prioritario, comunque, resta quello dei senzatetto. Persone che, ad ogni ora del giorno e della notte, utilizzano i piccoli locali addirittura come rifugio contro le intemperie per dormire. Basta gettare uno sguardo all'interno delle casette per scorgere materassi, coperte e rifiuti di ogni genere. Insomma, un vero e proprio ghetto nel centro di Pompei e, tra l'altro a pochi passi dal comando dei vigili urbani locali.
Uno scempio alla luce del sole, visto e considerato che non è la prima volta che nella città mariana si assiste a scene simili. La settimana scorsa alcuni pompeiani segnalarono infatti la presenza di un clochard in via Roma che passava la notte coperto di cartoni tra l'indifferenza generale, anche delle istituzioni. Ora, con l'espandersi dell'emergenza, ci si attende segnali di vita da palazzo De Fusco: tra poco più di 10 giorni quell'area sarà infatti teatro dei mercatini di Natale fino all'Epifania. Non certo il biglietto da visita migliore per la città.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match contro la Cremonese: «Una cosa bella per Castellammare ed è di buon auspicio per altre realtà come la nostra. Il recupero di Fortini? Vedremo, siamo fiduciosi.»
