E' stato condannato a 3 anni e 10 mesi di reclusione l'esponente di spicco del clan Afeltra - Di Martino, Francesco Di Martino. I giudici del Tribunale di Torre Annunziata, in rito abbreviato, hanno ritenuto l'uomo colpevole di un'estorsione ai danni di alcuni caseifici di Agerola, zona sotto l'influenza della cosca pimontese. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, Di Martino si sarebbe presentato all'interno di un locale chiedendo i soldi che il titolare, ormai defunto, doveva versare al clan. Il figlio, però, non poteva saldare il debito e per questo motivo fu minacciato dagli esponenti del clan. Pur di ottenere il credito, come racconta Metropolis questa mattina in edicola, la cosca si era accontentata anche di mille euro al mese o, in alternativa, di un fondo agricolo in possesso del defunto. Quando però la famiglia non riuscì più a saldare il tutto, il Di Martino aumentò con le pressioni fino a spingerli a denunciare.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»