In Piazza Cota c’è la Panchina Viola della Gentilezza. È un progetto a cura dell’Amministrazione Comunale di Piano di Sorrento con l’interessamento dell’Assessore Antonella Arnese, che di recente si è vista conferire dal Sindaco Salvatore Cappiello la delega alla Gentilezza.
La Panchina, di colore Viola, è stata inaugurata ufficialmente sabato sera dopo l’accensione dell’Albero di Natale e delle luminarie natalizie.
Sulla panchina - sia sulla spalliera sia sull’intera seduta - sono presenti frasi gentili. Si tratta di pensieri a cura dei piccoli Consiglieri comunali del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Piano di Sorrento che nelle scorse settimane si è ufficialmente insediato.
L’Assessore Arnese sottolinea: “La gentilezza non rappresenta un concetto vuoto. È un valore fondamentale che dobbiamo trasmettere, sempre più in modo concreto, a partire dalle nostre nuove generazioni. La realizzazione della Panchina Viola vuole rappresentare l’importanza quotidiana del concetto di gentilezza nella nostra Città e diventare un simbolo che possa essere di ispirazione, per tutti noi, così da coltivare gentilezza fin dai più semplici gesti quotidiani. Gentilezza, ovviamente, rappresenta la fondamentale consapevolezza di dover rispettare le regole, le persone, i pensieri e tutto ciò che ci circonda. Ma è anche uno strumento per sollecitare un sentimento di empatia, positività, correttezza ed educazione in ogni singolo ambito della nostra vita, anche solo con un semplice sorriso. La Gentilezza dovrebbe essere un concetto scontato, normalmente presente in ognuno di noi. Purtroppo però i fatti di cronaca ed il confronto quotidiano ci indicano che così non è ed è necessario avviare un percorso costruttivo affinché tale valore riprenda a esser diffuso, in maniera concreta, in tutti i modi nella quotidianità, andando al di là delle esternazioni alla gentilezza che, sui social, a volte restano soltanto vuote e sterili”.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match: «Siamo in costruzione ma i segnali sono positivi. Voglio una squadra umile, operaia, che sappia soffrire e dominare. La Reggiana? Avversario tosto, ma abbiamo alternative e mentalità»
