Alessia è una giovane ragazza di buona famiglia, noti ristoratori della Penisola, una lavoratrice, come lei stessa si definisce in un lungo post condiviso in questi giorni sui Social, post nel quale chiede aiuto ai suoi amici per un fatto grave che le sta accadendo. L'anno scorso, in un momento non molto facile per lei - in cui ero letteralmente "impazzita" - la ragazza si è trovata a fare un gesto che le sta costando la salute e la reputazione: - Girare un video osè e condividerlo con alcune persone di cui si fidava ciecamente. Fiducia riposta male, a quanto pare, perché il video passando velocemente da un telefonino all'altro, è diventato di dominio pubblico, scatenando un insano effetto voyeuristico con la corsa alla condivisione. Chiede aiuto Alessia, e l' unico modo che ha per farlo è rendere pubblica la vicenda, che l'ha scossa profondamente, e pregare tutti di fermare questa condivisione selvaggia, cancellando il video se per caso se ne venga in possesso. È ben decisa a denunciare i colpevoli di questo delitto e ricorda a tutti che chi divulga immagini intime senza che il protagonista abbia dato il suo consenso, è punibile con il reato di diffamazione, ai sensi dell'art. 595 del codice penale. Manifestazioni di solidarietà sincera le ha tributato la rete. I suoi amici le si sono stretti intorno e Alessia ha ringraziato tutti con un commento commosso: Grazie veramente di cuore a tutti, siete troppo dolci, mi sento come se mi fossi tolta un peso da dosso. Capitano sempre più spesso problemi del genere in rete, problemi che a volte hanno causato anche gesti estremi da parte delle incaute vittime. Ricordiamo perciò il monito della Polizia postale: - Massima cautela nella diffusione di immagini personali e non accettare in rete mai conversazioni o video a sfondo sessuale con nessuno”.
