«L'ho conosciuto circa venti anni fa sul set di un film di Nanni Loy, dove lavorava da figurante. L'ho incontrato nuovamente due settimane fa, insieme con il figlio, in occasione di un provino del mio prossimo film: “Un camorrista perbene”, un lavoro che tratta in modo sociale il fenomeno della camorra». A parlare di Gino Tommasino, politico e negoziante con la passione per il cinema, è il regista napoletano Enzo Acri, pioniere del cinema digitale, primo in Italia e secondo in Europa ad usare questo sistema già da un decennio. «Mi è sembrata una persona abbastanza tranquilla - ha aggiunto il regista Acri - un appassionato di cinema da sempre, tanto è vero che già aveva ricoperto una piccola parte nel film di Massimo Troisi “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”. Una passione che stava cercando di trasmettere anche al figlio che, insieme con il padre, aveva brillantemente superato il provino per il mio nuovo film». Ma quale ruolo avrebbero dovuto ricoprire il consigliere Tommasino e suo figlio? «Non avevamo ancora deciso, perché i ruoli saranno assegnati il 16 febbraio, nella conferenza stampa di presentazione del film, che terremo a Napoli al Maschio Angioino». Ma Tommasino aveva cominciato a parlare di questa nuova esperienza cinematografica dicendo che avrebbe interpretato il ruolo di un consigliere comunale vittima di un agguato in cui restava ferito alle gambe. Il regista Acri per il casting si è affidato a Facebook. E proprio dal social network Tommasino aveva avuto notizia della selezione per il film che sarà girato a Napoli, Afragola, Roma, Palermo e Venezia. Alle riprese, che cominceranno ai primi di aprile, parteciperanno circa settecento persone tra attori figuranti e comparse. Protagonista sarà Nicola Di Pinto. La trama narra dell'intreccio fra camorra e terrorismo negli Anni '70 e tra camorra, politica e affari oggi. Ma la realtà è andata ben oltre. L’altra sera
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»