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Napoli - Uccisa dal fratello, arresto in flagranza per il 25enne

Per omicidio volontario: ancora sotto interrogatorio in caserma

tempo di lettura: 3 min
di Ansa
20/11/2025 09:14:37

È stato notificato un arresto in flagranza per omicidio volontario al 25enne Vincenzo Riccardi che pomeriggio di oggi, a Nola, in provincia di Napoli, ha ucciso un coltello da cucina la sorella di 23 anni Noemi Riccardi.

l giovane, che ha confessato sostenendo di avere agito in preda a un raptus, tuttora sotto interrogatorio nella sede della compagnia dei carabinieri di Nola che stanno indagando coordinati dalUccis sostituto procuratore di Nola Antonella Vitagliano. 
Secondo quanto emerso dalle indagini, dopo avere ucciso la sorella, ha chiamato i caraninieri e, in attesa del loro arrivo, ha fatto una videochiamata alla madre per mostrarle il corpo della ragazza straziato dalle coltellate.

Una scena terribile, la stessa che si sono trovati davanti i militari al loro arrivo nell'appartamento. E' accaduto a Nola, cittadina in provincia di Napoli, dove un ragazzo di 25 anni Vincenzo Riccardi ha ucciso la sorella di appena 23 anni dicendo poi ai Caranbinieri di aver avuto un "raptus di follia". La vittima, Noemi, è stata colpita con diversi fendenti in tutto il corpo con un coltello da cucina. Secondo quanto si è appreso, entrambi i ragazzi erano seguiti da un centro di salute mentale a Nola, città dove si erano trasferiti da qualche tempo. Il 25enne è stato poi portato negli uffici della compagnia dei carabinieri, che stanno ora indagando per fare piena luce sull'accaduto, coordinati dalla pm della locale Procura, Antonella Vitagliano. Da quanto emerso, il giovane avrebbe colpito la sorella con 6 o 7 coltellate, ma per avere la certezza dei colpi inferti bisognerà attendere l'autopsia sul corpo della ragazza. L'arma, ancora sporca di sangue, è stata trovata nell'appartamento dove i due giovani, entrambi disoccupati, abitavano insieme alla mamma. Nel momento del litigio la donna non era in casa, era uscita per andare a lavorare come addetta alle pulizie. I ragazzi hanno cominciato a litigare, come già accaduto più volte in passato, come hanno raccontato i vicini di casa alle forze dell'ordine. Litigi frequenti, sempre molto animati, hanno assicurato i vicini, ma qualcosa oggi è andato ben oltre di episodi precedenti: Vincenzo - secondo la ricostruzione fatta in base ai primi accertamenti - ha afferrato il coltello in cucina, ed ha colpito ripetutamente la sorella. Subito dopo ha avvertito telefonicamente i carabinieri: "Ho ucciso mia sorella - ha detto - l'ho uccisa a coltellate, venite, non ce la facevo più". Poi con lo stesso cellulare ha fatto la videochiamata alla madre per mostrarle il corpo senza vita di Noemi. Le forze dell'ordine stanno ora indagando per capire le ragioni dei frequenti litigi sfociati. Non risulterebbero, secondo i primissimi elementi che sono stati raccolti, precedenti denunce formali sulla situazione familiare ma solo le testimonianze dei vicini. Il gesto ha suscitato profondo sconcerto nella cittadina di Nola e sgomento soprattutto per la giovane età dei due ragazzi coinvolti. In una circostanza del tutto diversa da quella che si è verificata verso le 16 a Nola una donna fu strangolata nel letto dal marito davanti ai figli di 4 e 6 anni. Anche in quella circostanza fu utilizzato il cellulare da uno dei bambini per mostrare in videochiamata il cadavere della mamma alla zia. Accadde il 9 ottobre dello scorso anno quando la donna fu ammazzata in un'abitazione di San Felice a Cancello, nel Casertano, la 24enne Eleonor Toci. Il marito Luzmil, di 30 anni - entrambi albanesi - venne arrestato dai carabinieri e portato in carcere a Santa Maria Capua Vetere con l'accusa di omicidio aggravato.

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