Da ieri sera bruciano ettari di montagna sui Monti Lattari. Un densa colonna di fumo si sta levando da ore sul versante est del Faito, nella zona tra Lettere e Sant’Antonio Abate. Un incendio che ha iniziato a divampare già nel tardo pomeriggio di ieri quando sono entrati subito in azione i mezzi di soccorso dei vigili del fuoco oltre ad un elicottero che ha fatto la spola tra il mare e la montagna per cercare di domare le fiamme. Fortunatamente il vento non è forte per cui l’incendio resta abbastanza circoscritto anche se di discrete dimensioni.
Ancora da capire la natura del rogo anche se è facile ipotizzare, vista la zona ed il periodo, che si tratti di un incendio doloso, forse legato alle attività illecite di coltivazione della marijuana. Ma saranno i vigili del fuoco e le forze dell’ordine a stabilire la reale natura del rogo.
Si tratta del primo incendio di ampio portata di questa estate. Tutti hanno ancora negli occhi i vasti roghi che caratterizzarono il Faito, e soprattutto il Vesuvio, nel 2017 quando le fiamme bruciarono migliaia di ettari di macchia mediterranea e lambirono anche le abitazioni civili. La speranza è che non si ripeta quanto già vissuto in quegli anni.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»
