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Gragnano, finanziata la ristrutturazione dell’antico monastero di San Nicola dei Miri

Inserra: “il nostro intervento e’ andato a buon fine, ora ci attiveremo per il villaggio del gusto”.

tempo di lettura: 2 min
di Francesco Fusco
04/04/2009 9.32.17

"Le nostre sollecitazioni sono andate a buon fine. La Regione Campania si mostra attenta alla riqualificazione e allo sviluppo delle nostre aree, e mai come adesso richiede una classe dirigente di Gragnano all'altezza degli interventi e degli investimenti che si stanno mettendo in campo". Così Michele Inserra, candidato sindaco di Gragnano per il Pd e due liste civiche, commenta la firma sul decreto di finanziamento del progetto di recupero dell'antico monastero di San Nicola Miri. Sono pronti circa 15 milioni di euro per intervenire sulla ristrutturazione del monastero, che recentemente ha subìto ulteriori e gravi danni. Il vento e la pioggia dell'ultimo fine settimana, infatti, hanno danneggiato l'ex monastero trecentesco di San Nicola dei Miri e aveva rischiato di far slittare l'opera di restyling prevista dalla Regione. Gli stessi residenti della piccola frazione collinare di Gragnano avevano segnalato il caso ai tecnici del Comune e alla protezione civile. "La struttura ha subito notevoli danni - affermano i responsabili del comitato civico di San Nicola - si è verificato un piccolo crollo del tetto già danneggiato negli ultimi anni mentre anche le pareti sono state seriamente lesionate. Speriamo che questi problemi vengano risolti in breve tempo". L'edificio di San Nicola dei Miri è una delle più significative strutture storiche del comprensorio dei Lattari. Costruito intorno al 1300 e sgombrato definitivamente dopo il terremoto del 1980 che causò il crollo di numerose parti, il monastero fu oggetto lo scorso novembre di un piano d'intervento della Regione Campania, che stanziò i fondi per far partire quanto prima il progetto di recupero. I lavori dovevano iniziare già in primavera con l'obiettivo di trasformare la struttura in un centro di documentazione, promozione ed educazione su tematiche ambientali. Una parte degli spazi doveva inoltre essere destinata alla realizzazione di attività artistico-culturali, attraverso l'organizzazione di eventi a tema (festival, rassegne musicali e teatrali) e l'attività di formazione in un campo artistico-culturale. "Il mio auspicio è che non venga stravolto l'originario aspetto urbanistico del monastero - afferma Giuseppe Di Massa, presidente del centro culturale Gragnano - come è già accaduto con la chiesa di Pino a Pimonte e con altri edifici del comprensorio. Ritardare ancora il restyling potrebbe infatti provocare ulteriori danni e non vorrei che, a quel punto, l'unica soluzione sia abbattere completamente la struttura di San Nicola e ricostruirla ex novo".

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