A Gragnano continua la querelle sulla graduatoria del Servizio Civile stilata nelle scorse settimane dal Comune. L’ultimo capitolo della intricata vicenda vede l’intervento della Guardia di Finanza che ha avviato un’indagine acquisendo, per questo, la lista presentato dall’ente di Via Vittorio Veneto.
Dopo la denuncia delle opposizioni, che avevano lamentato la presenza di parenti ed amici di assessori e consiglieri di maggioranza, l’elenco era finito nel vortice delle polemiche, fino all’intervento delle fiamme gialle. Gli atti sono adesso finiti sul tavolo dei responsabili della Regione, ente deputato ad accertare eventuali incongruenze ed irregolarità. Fatto sta che, almeno per il momento, il Servizio Civile a Gragnano è bloccato. Un caso che, nelle ultime settimane, ha sollevato un grosso polverone politico nella città dei Lattari. I consiglieri di minoranza Silvana Somma, Salvatore Castrignano, Patrizio Mascolo, Antonio De Angelis, Anna Delle Donne e Giovanni Sorrentino hanno anche firmato un manifesto, accusando l’amministrazione Cimmino di presunte irregolarità. Accuse che sono state subito rispedite al mittente dai rappresentanti della maggioranza. Del caso si è interessata anche la Presidenza del Consiglio. “Dare ai cittadini tutti i chiarimenti richiesti in merito alla graduatoria per il servizio civile”: è quanto deciso infatti dal Dipartimento Nazionale (gestito da Palazzo Chigi) dopo l’esposto presentato da diversi comitati civici.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»
