Un video di pochi secondi potrebbe essere la chiave per svelare il mistero della tragedia della funivia del Monte Faito, avvenuta il 17 aprile 2025. Il filmato sarebbe stato registrato da una telecamera della stazione a monte ed ora è al centro di un'indagine che punta a fare chiarezza sul disastro del Faito. Gli esperti stanno analizzando ogni singolo fotogramma per capire cosa sia accaduto prima che la cabina precipitasse, causando la morte di quattro persone. Secondo le prime indagini, la tragedia si è consumata in pochi istanti. Il video mostra la cabina ondeggiare e poi, improvvisamente, ripartire all'indietro a gran velocità, scomparendo nella nebbia che quel giorno avvolgeva la montagna. La cabina, che si trovava a meno di venti secondi dall'arrivo, è stata ritrovata distrutta a metà percorso, dopo aver impattato violentemente contro alberi e vegetazione vicino al secondo pilone. Le vittime sono Janan Suleiman, una farmacista palestinese di 25 anni, e i turisti britannici Elaine e Graeme Winn, di 58 e 65 anni. L'unica persona a salvarsi è stato Thabeet Suleiman, fratello di Janan, di 23 anni. Nella cabina c'era anche Carmine Parlato, il vetturista Eav, anche lui deceduto. L'inchiesta, condotta dalla Procura di Torre Annunziata, ipotizza i reati di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni. Sono indagate 26 persone. Il lavoro degli esperti è concentrato anche sul video. Intanto il team, composto da circa cinquanta tecnici, è al lavoro sui dati meccanici e fisici raccolti sui rottami della funivia, per cercare di comprendere tutti gli eventuali segnali anomali che possano aver preceduto il distacco del cavo di trazione.
«Sicuramente in prospettiva dovremo migliorare nell'ultimo passaggio e nell'attaccare la porta. Giorgini e Gabrielloni rinforzi importanti, alla società ho chiesto 2 centrocampisti e altrettanti attaccanti»
