Tra clacson che suonano impazienti e colonne di auto immobili, via Napoli è diventata il simbolo del traffico che paralizza la città. Una delle arterie di collegamento più importanti, che unisce la periferia nord stabiese al centro urbano e ad aree sensibili come le scuole e il cimitero, si trova ormai in una condizione di stress costante, dove il flusso veicolare sembra aver superato ogni limite di sostenibilità.
A peggiorare la situazione ci sono i lavori stradali, avviati da alcune settimane per la sistemazione di sottoservizi. Interventi necessari, certo, ma che hanno ristringono la carreggiata in più punti, riducendo la viabilità a un’unica corsia per senso di marcia o creando sensi unici alternati gestiti principalmente dal buon senso degli automobilisti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: rallentamenti continui, tempi di percorrenza raddoppiati e nervosismo tra gli automobilisti.
Ma non è tutto. In alcuni tratti, soprattutto nei pressi delle attività commerciali e delle intersezioni principali, le auto in doppia fila rappresentano un ostacolo fisso, specialmente nei pressi della chiesa di Postiglione. Un fenomeno cronico che, in assenza di controlli regolari, continua a compromettere ulteriormente la fluidità della circolazione. Anche piccoli gesti di inciviltà, in un contesto già provato, bastano a mandare in tilt l’intero sistema viario.
Il fine settimana, poi, arriva a saturare completamente la zona. L’afflusso al cimitero, particolarmente intenso nei giorni festivi e nelle ore centrali del sabato e della domenica, trasforma via Napoli in un imbuto senza sbocchi, complice la presenza di numerosi istituti scolastici. Il parcheggio non basta e molti automobilisti cercano soluzioni improvvisate, invadendo marciapiedi, passi carrabili e spazi vietati.
Il mix di lavori in corso, sosta selvaggia e picchi di traffico nel weekend rende ogni spostamento su via Napoli un’esperienza estenuante. E mentre si attende il completamento degli interventi stradali, resta la sensazione che serva un piano complessivo per ripensare davvero la mobilità su questa direttrice cruciale.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»