Cronaca
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Castellammare - Sparatoria nel centro antico, contesa tra i clan per la piazza di spaccio

Indagini complicate per le forze dell'ordine: regna l'omertà nel Centro Antico. Secondo le ultime indiscrezioni, i due una volta giunti in ospedale non avrebbero raccontato nulla ai carabinieri ed avrebbero anche mentito ai medici del San Leonardo

tempo di lettura: 2 min
di Ivan Di Martino
12/09/2017 20:17:25

Indagini complicate. Dopo la sparatoria di domenica pomeriggio i carabinieri sono a lavoro per identificare i mandanti e i sicari dell'agguato nel quale sono rimasti feriti Giovanni Panariello, 20 anni, e Michele De Luca, 57enne. Nessuna collaborazione neanche dai due feriti che hanno preferito il silenzio alle domande degli investigatori. Inoltre, secondo le ultime indiscrezioni, Panariello e De Luca, una volta arrivati in ospedale, avrebbero mentito ai medici del San Leonardo. Il 20enne avrebbe raccontato di essersi ferito casualmente al piede, così come il 57enne. Nessun riferimento alle pallottole, all'agguato. E' alta, quindi, la tensione a Castellammare: il ferimento del boss Antonio De Luca, Michele, potrebbe scatenare una faida nel centro storico stabiese. Il bersaglio dei sicari, infatti, era solo Panariello che utimamente aveva incrementato il suo potere criminale, dando probabilmente fastidio a qualcuno. Il 57enne, invece, si sarebbe trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato: non doveva essere colpito. Il problema maggiore per le forze dell'ordine, invece, è l'omertà: anche eventuali testimoni hanno preferito il silenzio, decidendo di non esporsi per raccontare i fatti. In questo ambiente, in queste circostanze, lo Stato può fare poco e nulla. Le indagini si rivelano ancora più complicate del dovuto e anche il ferimento del fratello del boss Antonio De Luca incute terrore ai semplici residenti. Saranno d'aiuto i filmati del sistema di videosorveglianza per identificare i sicari che avrebbero portato a termine l'agguato solo per ristabilire l'equilibrio nelle piazze di spaccio del Centro Antico. Difficilmente il raid di domenica pomeriggio ha dei collegamenti, invece, con l'omicido Fontana: secondo gli inquirenti sono due eventi completamente differenti. Cresce la paura, comunque, nel quartiere storico stabiese. I tanti bad&breakfast presenti nel Centro Antico potrebbero incontrare delle difficoltà dal punto di vista economico visto che molti turisti potrebbero lasciare la città per la poca sicurezza. Una ipotesi possibile e che potrebbe essere la prima conseguenza del clima di tensione che si respira a Castellammare.

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