Potrebbe esserci stato un patto di camorra per eliminare Antonio Fontana, o' fasano, ras del centro antico ucciso ad Agerola l'8 luglio del 2017. Il pregiudicato, in passato anche collaboratore di giustizia, fu raggiunto da nove proiettili all'esterno di una pizzeria del piccolo Comune dei Monti Lattari mentre era in compagnia della moglie. Da quel momento in poi le indagini non si sono mai fermate: gli inquirenti vogliono identificare i mandanti e gli esecutori materiali dell'omicidio. La pista che stanno battendo riguarda un presunto accordo fra i clan di Castellammare per eliminare Fontana. Quest'ultimo era nella black list del clan D'Alessandro avendo testimoniato contro di loro e non si esclude che ci sia proprio Scanzano dietro il raid di sangue. Ma gli stabiesi non potevano muoversi da soli fra i Lattari. Ed è per questo motivo che potrebbe esserci stato un patto con i Di Martino, storica cosca alleata, che avrebbe coperto in un secondo momento le fughe dei killer che seguirono Fontana fino in montagna.
Sulle indagini c'è comunque lo stretto riserbo. Come rivela Metropolis questa mattina, dietro l'assassinio de o' fasano potrebbero esserci anche dei ras del centro antico. Già dopo l'omicidio, gli inquirenti interrogarono alcuni esponenti di spicco del quartiere e effettuarono numerosi controlli. L'ipotesi è che alle spalle del raid di sangue potessero esserci anche i principali capi delle piazze di spaccio stabiesi. Tanti interrogativi che al momento non sono stati ancora risolti e con le indagini che continuano senza sosta. Le forze dell'ordine si sono concentrate anche sugli ultimi giorni di vita di Fasano che avrebbe confessato ad alcuni amici di essere seguito. Lo stesso temeva per la sua stessa vita. Per questo motivo, sono stati acquisiti i filmati del sistema di videosorveglianza per identificare eventuali uomini dei clan che erano sulle tracce del pregiudicato.