Lo scorso 24 luglio l'incrocio tra via Passeggiata Archeologica e via Madonna delle Grazie, una delle strade principali che collega Castellammare di Stabia alle città più vicine, è stato chiuso al traffico veicolare per effettuare i lavori di realizzazione del collettore comprensoriale, o meglio conosciuto come collettore di Gragnano. Il suddetto condotto sarà collegato alla rete fognaria non solo dei comuni di Gragnano, Casola e Lettere, ma anche in parte a quella della città stabiese. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, durante gli scavi sono stati rinvenuti dei reperti archeologici. Per questo motivo sono intervenuti gli agenti di polizia locale e i lavori, programmati fino al 24 agosto, sono stati momentaneamente interrotti per svolgere attività di ricerca e studio di tali ritrovamenti. In questi giorni sono state effettuate le dovute verifiche e si è scoperto che in realtà quelli che sono stati rinvenuti non sono reperti archeologici, come si credeva in un primo momento, ma delle cantine realizzate a servizio di qualche edificio vicino. Al momento non è chiaro di cosa si tratti con esattezza, sono ancora in corso i controlli e si sta cercando di risalire all’identità di chi ha costruito le cantine (si suppone risalgano probabilmente agli anni 80) e di capire come mettere in sicurezza quello che gli operai hanno trovato durante gli scavi. I lavori per la realizzazione del collettore di Gragnano riprenderanno non appena sarà dato il via libera della direzione dei lavori; tutto dipende dalle decisioni che assumeranno gli esperti. Intanto i ritrovamenti stanno portando via più tempo del dovuto e continuano i disagi per i residenti e non solo. Il cantiere, infatti, impedisce la normale circolazione delle auto, dei camion e delle moto in entrambi i sensi di marcia.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»
