La cerimonia all'interno dello stabilimento militare produzione cordami di Castellammare di Stabia.
tempo di lettura: 10 minIl giorno 6 giugno prossimo alle ore 11,00 presso lo Stabilimento Cordami della Marina Militare di Castellammare cerimonia di intitolazione del piazzale direzionale all'indimenticabile ing. ARMANDO TRAETTA, ufficiale di Marina pluridecorato, ingegnere e progettista navale, docente, ambientalista, uomo di cultura.
Dopo brevi saluti rivolti alle autorità presenti da parte del Presidente della ProNatura signor Carmine Sinfarosa, del Direttore C.F. (G.N.) Guglielmo Pignataro, della Amministratore straordinario dell'Azienda di Cura Soggiorno e Turismo dott. Pasquale Napolitano e del Presidente ANMI Aldo Verdoliva, seguiranno gli interventi del dott. Guglielmo Pignataro C.F. (G.N.)sulle gesta eroiche di Armando Traetta sull'incrociatore Bolzano e sul cacciatorpediniere Freccia, del dott. Antonio Cimmino(ANMI) sul Traetta formatore e progettista navale, del prof. Catello Filosa della ProNatura che illustrerà la figura dell'ambientalista ed ecologista.
A conclusione scoprimento e benedizione della targa donata dalla Associazione Protezione Verde ProNatura , accompagnata dai canti della Marina e della Montagna a cura del coro C.A.I. di Castellammare di Stabia.
Mi appresto con profondo rispetto e ammirazione ad illustrare la figura di questo grande ingegnere navale e antesignano del naturalismo stabiese: ARMANDO TRAETTA.
Un uomo puro, schietto, un uomo di scienza, la cui creatività arricchì di fermenti l'avvio non certo facile della nostra Associazione Protezione Verde ProNatura del Comprensorio Stabiese e dei Monti Lattari, denominato allora " Comitato Protezione del Verde" era il 1976. Dalle ampie discussioni, l'Associazione decise di dedicare la propria passione ed impegno ambientalista al mondo della scuola e fu una scelta proprio azzeccata. Era il 1980. Allora nacque la Festa dell'Albero e poi quella della Primavera che a poco a poco anche grazie alla partecipazione del distretto scolastico 38 e delle Terme di Stabia e al forte contributo del Corpo Forestale dello Stato, la scuola in tema di ambiente e natura sarebbe cresciuta tantissima. Peccato che tranne in pochi casi, siamo stati poco affiancati dagli amministratori pubblici. Quando si lavora con il mondo della scuola e con i giovani, i risultati non sono subito visibili, ci vuole tempo diceva, ma noi non ci arrendiamo. Ed eccoci ancora qui oggi dopo ben 34 anni di impegni e passione mai sopita, anzi con rinnovato impegno e nel ricordo degli insegnamenti non solo del caro Traetta, ma di tante altre persone che pure non ci sono più, non abbiamo mai mollato.
La sua vita si confonde con quella della nostra città, lui che proveniente dalla Puglia, subito apprezzò e amò. Questa città lo seduceva per la ricchezza delle memorie storiche delle quali è densa e per la sua natura affascinante.
Fu anche un abile artista, la natura era quella che dipingeva di più nelle sue tavole, e certamente qui nessuno può dire che non abbia in casa un dipinto del caro Armando Traetta.
Era anche un letterato, componeva versi e li declamava specie quelli della Divina Commedia, e noi sdraiati su comode poltrone e con sottofondo musicale ovviamente classico, ci lasciavamo cullare dai suoi versi, tra un sorso e l'altro di liquori di erbe, assai apprezzabili che preparava con le proprie abili mani.
Uomo esile e mingherlino, ma esuberante ed eclettico, che pensava e pesava le cose più impensate da fare.
A distanza di anni, ci manca la sua piacevole compagnia, i suoi saggi consigli, la sua mania di essere precisi e perfetti, e quando i toni delle discussioni cominciavano ad essere troppo accesi si alzava e in punta di piedi si allontanava, anche di questo abbiamo fatto tesoro.Anche oggi che celebriamo il suo ricordo, siamo in grado senza dubbio di guadagnare qualche cosa.
Uomo di altri tempi dinamico, attivo e vulcanico nello stesso tempo di idee e di progetti per le scuole, nonostante la non tenera età, anni vissuti entusiasticamente ed utilmente. Nelle lunghe scorribande in montagna, non si tirava mai indietro anzi, nonostante il suo andamento a volte caracollante, per postumi di guerra, che ci impensieriva non poco, era sempre in prima linea a dettare i tempi della escursione.
Ricordo il suo entusiasmo quando nel maggio del 1989 facemmo arrivare a Castellammare ben 20 campane di colore verde per la raccolta del vetro e 4 di colore azzurro per la raccolta dell'alluminio, depositate tutte presso la banca stabiese per poter poi essere collocate nei vari luoghi cittadini. Anche qui la sua figura,il suo carisma fece sì che tante industrie stabiesi, banche, commercianti, aderissero all'acquisto delle campane. Si trattò poi di chiudere il cerchio, cosa che non avvenne, perché tranne che individuare il luogo dove sistemarle, l'amministrazione comunale non partecipò mai e mai fornì il suo contributo. Peccato perse l'occasione per essere la prima ad avviare una raccolta differenziata seria dei rifiuti e oggi i risultati in tema di differenziata sarebbero completamente diversi. Anche per differenziare occorre cultura.
Ha fatto del bene a chiunque gli si è avvicinato, proprio a tutti, ma non sempre ben ripagato, qualcuno ha approfittato della sua generosità, ma non si scomponeva più di tanto, riponeva in tutti, una profonda fiducia.
Una volta organizzammo (1985 all'incirca) la pulizia delle strade cittadine che ebbe tra l'altro un grande successo di partecipazione, e l'ing era microfonato in una macchina ed incitava la popolazione ad essere più educata. E' il turismo il futuro di questa città. E domani, quando le poche industrie oggi presenti sul territorio e già in crisi, non basteranno più ad assorbire la crescente mano d'opera a disposizione, cosa succederà? A queste parole un gruppo di scalmanati lavoratori dell'allora Navalmeccanica, pur riconoscendolo, lo aggredirono in macchina per fortuna solo con parolacce di indubbia volgarità.
Uomo che per presenza e per impegno è riuscito a contaminare la società stabiese della sua saggezza. Ciha insegnato che un mondo migliore è possibile solo se chi ci crede scenda da rassicuranti piedistalli di comoda ma ipocrita presunzione, per mettersi in gioco affinchè il risultato delle speranze fosse raggiunto.
Con la lungimiranza che è data solo ai saggi, ha rifiutato più volte l'incarico di presidente del ComitatoProtezione Verde, non certo per sfuggire a responsabilità, ma assunse l'incarico di addetto alle pubbliche relazioni, a lui più consono, in una dimensione di impegno sociale e di intervento sulle politiche ambientali, che solo dopo qualche decennio avrebbero contaminato il comune pensare rispetto ai temi del corretto rapporto tra l'uomo e le sue attività e l'ambiente naturale.
Ci ha lasciato un messaggio di vitale importanza da trasmettere, i sogni diceva, si realizzano un passo alla volta, si costruiscono a poco a poco, non diventano realtà all'improvviso. In questa città con un popolo buono, generoso, accogliente, colpevole solo, e non è poco, di uno scarso attaccamento alle proprie bellezze, alle proprie tradizioni più genuine, perché ritenute da loro come un accessorio di poco conto, rispetto alla vita cittadina imperniata su un sistema industriale e commerciale sempre più aleatorio.
Strade pulite? A che servirebbero? Fioriere fiorite? A che scopo? Calma e ordine per le strade? Sono contrari alla nostra maniera esplosiva di pensare e di vivere! E domani! Dio vede e provvede! E poi c'è San Catello. Se questa è la mentalità corrente dei vecchi, i giovani non possono condividerla. Il domani è loro! E quale domani si presenta davanti a loro in un paese degradato al ruolo di comunità costretta a vivere alla giornata? E questo il problema che dovrebbe scuotere le fibre più interne dei giovani ed animarli in una battaglia che dovrebbe essere intrapresa contro l'indifferenza, le abitudini e la mentalità della massa, mali , questi, che hanno trasformato Castellammare nel paese più sporco del litorale italiano come fu definito da una coppia, i coniugi Carnovalini( 1987) che percorsero a piedi tutte le coste italiane da Trieste, fino a Genova e che noi ospitammo nella nostra città. Una città morta ! Ci pensate? E voi? Destinati al ruolo di puri fantasmi in questa città morta! E' contro questa mentalità che noi del Comitato ci battiamo e ci batteremo instancabilmente, perché il pensiero che questo possa avverarsi ci riempie il cuore di tristezza.Dite questo ai vostri genitori, scuoteteli dal loro torpore, ed insieme fate rivivere Castellammare.
Amate dunque la vostra città e coinvolgete in questo vostro amore amici e parenti. Pensate a quanto sarebbe bello poter vantare, oltre alle bellezze che Dio ha profuso a piene mani nel vostro paese , la sua pulizia, e l'ordine delle sue strade fiorite , l'educazione accogliente dei suoi abitanti e.......
Questo è il nostro sogno, e dovrebbe essere il sogno di tutti Voi!
Ripeteva spesso ai giovani di interessarsi meno di calcio, meno ai divi della musica e del ballo e molto di più alla vivibilità dell'ambiente, in cui sono destinati a trascorrere gran parte della loro vita, correggere il comportamento abusivo, evasivo, indifferente, distorto e spesso rassegnato della massa che ci circonda e che ha ridotto questa città ad un letamaio.
Posto nell'angolo più incantevole del golfo di Napoli, a pochi minuti di funivia dal Faito, una montagna incantata, violata dalla stupidità degli uomini, con un mare ancora balneabile, densa di interessi archeologici, le numerose sorgenti termali, ma oggi tutto completamente ignorato prima dai suoi cittadini e poi dai suoi amministratori.
Armando Traetta dobbiamo riconoscerlo ha avuto doti di chiaroveggenza, aveva previsto lo sfascio di questa città, per la strafottenza e la rassegnazione che già cominciava ad insinuarsi tra la gente e lodico con profondo rammarico. Fu lui a coniare quel detto oggi tanto in voga sulla bocca di tanti: la città benedetta da DIO, ma maledetta dai suoi abitanti.
Cosa manca a questa città per potersi riprendere? Lo ripeteva sino alla noia: Il Dialogo, il saper fare squadra o come si dice oggi fare rete, tanto da rispolverare un vecchio detto : " Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo."Che nella nostra città è una pura utopia.
Oggi non possiamo nasconderci dietro al dito, le cose non vanno bene, ci rimane una occasione come quella di oggi di invitare tutta la città a rimboccarsi le maniche, lavoriamo tutti con impegno credendo fortemente che questo nostro impegno avrà uno sbocco positivo, che porterà un definitivo miglioramento del nostro paese.
Questa iniziativa è stata voluta fortemente dalla Associazione ProNatura in particolare dal dinamico Giovanni Calogero che ha coinvolto in questa bella avventura il dott. Osvaldo Conte direttore dell'Azienda di Cura Soggiorno e Turismo, che è molto facile a lasciarsi contagiare dalle cose belle, perché ha un ottimo fiuto per queste cose, avvalendosi del contributo della Associazione dei Marinai d'Italia sezione di Castellammare e del Gruppo CAI (Club Alpino Italiano), nonché un ringraziamento particolare al Comandante Capitano di Fregata Guglielmo Pignataro per averci ospitato in questo meraviglioso stabilimento Militare Produzione Cordami. Le sinergie o il mettersi insieme come oggi ripagano sempre e il successo è sempre assicurato. È questo in fondo quello che chiediamo per la nostra bella Castellammare.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»