L'ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario è avvenuto nella notte tra il 30 e il 31 ottobre presso il pronto soccorso del nosocomio stabiese e ha visto coinvolta un'infermiera colpita da una un pugno sferrato dal padre di un giovane paziente. L'aggressione riaccende i riflettori su una realtà preoccupante che coinvolge ormai troppo frequentemente il personale sanitario. Risale a mercoledì sera una vicenda denunciata ai carabinieri e relativa ad un 45enne stabiese che, come emerge dalle prime ricostruzioni, in stato di alterazione ha aggredito un’infermiera che stava applicando una flebo a suo figlio, colpendola con un pugno. L’episodio ha scatenato un’immediata reazione del personale sanitario, che ha allertato le forze dell'ordine. I militari, giunti sul posto, hanno identificato l'aggressore e raccolto le testimonianze dei presenti.
Il direttore generale dell’ASL Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo, ha condannato fermamente quando accaduto ieri, definendo l’aggressione "un atto vile" che coinvolge "operatori intenti a svolgere il proprio lavoro con il solo intento di assicurare a tutti gli utenti la migliore assistenza possibile". Come azienda sanitaria, ha sottolineato il direttore Russo, "sporgeremo denuncia all'autorità giudiziaria. Nel contempo continueremo con le azioni rivolte al rafforzamento delle misure di sicurezza come quelle già attivate: postazione di pulizia e sistema di soccorso punto a punto (chiamata immediata delle forze dell'ordine con collegamento diretto)".
Questa nuova aggressione è solo l'ultima di una serie di episodi che si ripetono presso le strutture ospedaliere, evidenziando le gravi difficoltà di chi opera in prima linea. Il clima di tensione e l’esasperazione spesso riscontrati nei reparti di emergenza non possono, tuttavia, giustificare atteggiamenti aggressivi verso chi, ogni giorno, lavora per proteggere la salute e la sicurezza di tutti. Il tema della sicurezza negli ospedali, e in particolare nei pronto soccorso, sta diventando una priorità per molte amministrazioni sanitarie, che confidano in una sempre più solida rete istituzionale per fermare un fenomeno che si sta trasformando in una vera e propria emergenza.
L'ASL Napoli 3 Sud, in risposta a questo episodio, sembra determinata a proseguire con politiche di tutela per il personale sanitario, impegnato a offrire cure e assistenza nelle situazioni più delicate.
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»
