Cronaca
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Castellammare - Imprenditore chiude il suo bar: «Noi onesti lasciati soli. Mollo tutto e vado via»

Lo sfogo del titolare affidato al consigliere regionale Borrelli. Le moto sfrecciano sul marciapiede davanti al bar e mancano i controlli. «Mi trasferisco al Nord con la mia famiglia. Ormai Castellammare è una giungla».

tempo di lettura: 2 min
di red
05/08/2022 22:15:38

“Noi onesti lasciati soli. Mollo tutto e vado via”. Il titolare di un bar di corso Alcide De Gasperi ha deciso di abbassare la serranda della sua attività commerciale e di trasferirsi al Nord insieme alla sua famiglia. Troppe le moto che sfrecciano davanti al suo locale. Mentre il marciapiede è un ricettacolo di spazzatura e i controlli continuano a latitare. L’imprenditore stabiese ha deciso di affidare il suo racconto a Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, che ha pubblicato la denuncia sulle sue pagine social. “Un commerciante di Castellammare di Stabia, stanco dei continui atti di inciviltà, di abusivismo e prepotenza ha deciso di cedere la propria attività per cercare, assieme alla propria famiglia, fortuna altrove” ha affermato Borrelli. “Essere ‘attaccato e minacciato’ continuamente da atti di inciviltà, come chi gli getta spazzatura fuori al suo bar in maniera del tutto sconsiderata ed impropria o chi sfreccia con lo scooter sul marciapiede trasformando il dehor in una sorta di paddock del MotoGp, ha portato l’imprenditore stabiese alla disperazione”, prosegue il consigliere regionale, postando le foto che attestano la presenza di scooter che attraversano il marciapiede a due passi dall’ingresso del negozio. “Io sono un commerciante di Castellammare di Stabia esasperato per il contesto ormai marcio in cui viviamo e l'ignoranza delle persone di questo paese. Ho un bar e dopo che paghiamo le tasse per stare in regola dobbiamo subire questo ed altro senza avere nessuno che ci tutela. Ho messo in vendita l'attività per andarmene con la mia famiglia al Nord Italia. Ormai Castellammare è una giungla. Ognuno può fare quello che vuole”, è invece lo sfogo dell’imprenditore il cui disagio evidenzia le condizioni di degrado in cui versa la città da decenni. “Non possiamo biasimarlo. - prosegue Borrelli - La sub-cultura criminale ha messo radici profonde nella nostra terra ed ha portato ad una quotidianità fatta di inciviltà, prepotenze, abusi, soprusi ed illeciti che gravano sulle spalle della gente onesta e perbene. Se non si vuole un esodo di massa, se non si vuole che la nostra terra diventi una landa desolata governata da criminali, incivili, delinquenti e farabutti, allora tutti devono svegliarsi e aiutarci in questa battaglia”.

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