E' terminato alle 19.30 circa l'incubo per i 35 passeggeri rimasti bloccati sulla Funivia del Faito dopo un guasto elettrico all’impianto. Dopo poco più di due ore in cui la Funivia è rimasta sospesa, le persone sono finalmente arrivate a Castellammare. La 'panarella" era partita alle ore 17:35 dalla stazione sul Faito poi, ad appena 250 metri dalla stazione a monte, l'improvvisa anomalia all'impianto che l'ha sospesa nel vuoto. Un autentico calvario per i malcapitati viaggiatori, che hanno dovuto attendere l'attivazione di un gruppo elettrogeno che alimenta il motore e che pian piano ha consentito la lenta discesa verso la stazione di Castellammare Centro, conclusasi alle 19.30. Un lieto fine per una vicenda che ha innescato momenti di tensione e panico per la lunga attesa dei passeggeri a bordo.
"È la seconda volta negli ultimi trent’anni che si verifica un episodio del genere. - spiega il presidente di Eav Umberto de Gregorio - Può succedere ed il sistema ha funzionato perfettamente per gestire l’emergenza. Domani la funivia resterà chiusa per fare tutti i controlli opportuni e ci auguriamo che martedì ritornerà regolarmente in funzione". Ma intanto i dubbi restano e i numeri della stagione in corso, complice anche la tragedia del Mottarone, difficilmente potranno avvicinarsi ai picchi da record del 2019.
Intanto, alla stazione di Castellammare è giunta un'ambulanza per soccorrere i passeggeri in caso di necessità. Anche i carabinieri sono arrivati alla stazione centrale per fare qualche domanda alle persone lì presenti. A bordo della Funivia vi erano 35 passeggeri, tra i quali anche bambini. Per fortuna il conduttore ha avuto la prontezza di tranquillizzare le persone a bordo, e tutti insieme - per allentare la tensione - hanno anche iniziato a cantare.
Tanta paura ovviamente, e non solo: molti dei presenti erano arrabbiati per quanto accaduto poichè, secondo quanto raccontato, la funivia presentava problemi già prima della partenza. Alcuni di questi starebbero valutando la possibilità di sporgere una denuncia per quanto accaduto. «Le procedure di sicurezza non hanno funzionato come dovevano» ci spiegano, nonostante il gruppo elettrogeno sia partito e poi si è fermato. Restano dunque da verificare ulteriormente le cause del guasto.
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