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Castellammare - Fontanine in villa sempre aperte, ecco quanta acqua si spreca

La proposta: «Esistono dei piattelli, quando devi bere pigi col piede e l'acqua zampilla, sarebbe un gran bel risparmio».

tempo di lettura: 2 min
05/10/2022 11:02:19

Si parla sempre più spesso di salvaguardare l’ambiente, di evitare gli sprechi, di ridurre i consumi energetici.  C’è sempre maggiore attenzione verso le politiche green e maggiore sensibilità su tali temi. Eppure, a Castellammare di Stabia – come anche in molte altre città italiane – si lascia che le fontanine pubbliche eroghino acqua potabile senza che nessuno ne benefici.

Quest’ultimo aspetto è stato segnalato da un cittadino stabiese che si è preso anche la briga di quantificare quanta acqua viene annualmente sprecata. In particolare, l’uomo si è soffermato sulle fontanine presenti in villa comunale. «Voglio segnalarvi un grande spreco, le fontanine che stanno in villa comunale. Ogni fontanina mediamente spreca in un anno 3154m/c di acqua buona, acqua potabile. Se non ho contato male ce ne sono otto, il calcolo è facile: si sprecano circa 25.300 m/c. Non so se quest'acqua noi la paghiamo, è una bella cifra! Posso solo dare un suggerimento: esistono dei piattelli, quando devi bere pigi col piede e l'acqua zampilla, sarebbe un gran bel risparmio» la sua proposta.

Un tema, quello dello spreco d’acqua a cui i cittadini stabiesi sono particolarmente attenti. In molti, infatti, fanno notare come quotidianamente anche le acque termali delle 28 sorgenti stabiesi finiscono in mare. Su quest’ultimo caso, però, è necessario fare una riflessione: in realtà, anche se le sorgenti fossero accessibili, sarebbe ben poca la quantità d’acqua utilizzata e la gran parte finirebbe comunque in mare. E’ il percorso naturale delle acque. Diverso, invece, è il discorso dell’acqua canalizzata attraverso la rete pubblica, quella si andrebbe gestita meglio.

Ritornando invece alle fontanine in villa, commentando sui social la proposta avanzata dal cittadina, qualcuno racconta la sua esperienza. «Mio nipote mi dice: nonna che schifo non voglio bere, ci bevono i cani».

Qualcun altro, invece, ricorda che «una volta al Comune fu istituito un ufficio che aveva il compito di raccogliere le segnalazioni relative ai vari disservizi rilevati in Città, tipo buche, fontanine rotte, luci spente ecc. Poi fu abolito. Adesso con il Web, gratuitamente, i cittadini segnalano i tanti disservizi rilevati. Se il dirigente dei LL.PP provvedesse a fare riparare almeno il 30% delle segnalazioni, la Città sarebbe un tantino più ordinata, con meno sprechi».

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