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Continua l’escalation di furti d’auto e moto, non solo a Castellammare di Stabia ma in tutto il comprensorio. Da Pompei a Santa Maria la Carità, da Sant’Antonio Abate a Gragnano, è quasi quotidiana la denuncia di nuovi furti di vetture e motocicli. Le forze dell’ordine sono in stato di massima allerta su questo fronte e in alcune occasioni sono riuscite a ritrovare le auto rubate riconsegnandole ai legittimi proprietari. In altri casi, invece, si sono perse le tracce dei ladri.
La cosa che sorprende è che nel mirino dei ladri finiscano anche e soprattutto auto e moto non nuovissimi, anzi. In alcuni casi sono state rubate vetture anche di oltre 10 anni e migliaia di chilometri alle spalle. Per questo le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono diverse. La prima porta al cosiddetto “cavallo di ritorno” con i malviventi che cercano di mettersi in contatto con il proprietario per la restituzione dell’auto dietro il pagamento di un “riscatto”. L’altra ipotesi porta al mercato nero dei pezzi di ricambio, soprattutto perché ormai proprio questi componenti hanno ormai raggiunto prezzi esorbitanti negli store ufficiali. Questo spinge erroneamente le persone che devono sostituire un faro, una marmitta della propria auto a rivolgersi propri al mercato nero.
Uno degli ultimi colpi messi a segno a Castellammare di Stabia è stato il furto di una vespa d’epoca avvenuto al viale Europa. Dopo la denuncia del giovane proprietario, le forze dell’ordine hanno acquisto i video delle telecamere di sicurezza cittadine ma anche di alcuni negozi davanti ai quali era parcheggiata la vespa. E’ da queste immagini che si spera ora di risalire al ladro e, magari, recuperare la preziosa vespa.
A Pompei, invece, all’interno di un parco sono state rubate due auto. Una di queste era una Fiat 500 di oltre 15 anni di vita. Insomma, come le mode che spesso ritornano indietro negli anni riproponendo oggetti retrò, anche la criminalità sembra aver rimesso in campo il “classico” furto d’auto per chiederne il “riscatto”.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»