Accecato dalla rabbia per le indagini che vedono coinvolto suo fratello, si introduce negli uffici della Capitaneria di porto e aggredisce un militare che stava portando avanti l’inchiesta. L’incredibile atto di violenza ha avuto luogo stamattina, quando un uomo ha forzato il servizio di controllo presso il corpo di guardia della Capitaneria per dirigersi verso l’ufficio di polizia giudiziaria e scagliarsi con grande impeto contro M.M., un sottufficiale presente sul posto. Il militare, sorpreso dalla veemenza dell’aggressione, è stato colpito ripetutamente con pugni allo sterno.
E soltanto l’intervento di altri due colleghi, che hanno bloccato l’aggressore, ha sventato una tragedia che si stava materializzando sotto gli occhi attoniti dei presenti. L’uomo che ha fatto irruzione negli uffici ha provato a svincolarsi, colpendo con percosse anche i due militari intervenuti per fermarlo. E successivamente è stato identificato, risultando il fratello di uno degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla pesca illegale dei datteri e degli arresti effettuati ieri all’alba.
Il personale militare della Capitaneria ha proceduto pertanto all’arresto in flagranza del reato in violazione degli artt. 582, 585, 576 e 682 del codice penale. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata, infine, dopo aver valutato gli elementi forniti dalla Capitaneria in merito all’aggressione, ha disposto gli arresti domiciliari per l’aggressore, fissando il processo per direttissima per il 30 luglio.
La strada che Cristo percorse, con la croce sulle spalle, dal tribunale di Pilato fino al luogo della crocifissione sulla cima del Calvario, è stata messa in scena da oltre 30 attori in costumi dell’epoca, parata di cavalli con biga, percussioni, posizionati lungo il percorso bracieri e fiaccole, corde, cartelli.