Dopo l'annuncio della candidatura della città di Castellammare di Stabia a Capitale Italiana della Cultura 2021, molte sono state le associazioni stabiesi che hanno aderito all'avviso pubblico del comune, (con scadenza 10 febbraio), per contribuire attivamente, tramite proposte progettuali, di eventi, slogan, loghi, che possano concorrere alla costruzione del dossier da presentare al Ministero.
L'avviso, rivolto a soggetti pubblici e privati pone come obiettivo principale la valorizzazione del vasto patrimonio storico, artistico, archeologico, culturale e paesaggistico stabiese, e mira a far si che grazie anche a proposte vincenti, Castellammare possa essere scelta fra le 43 città in gara, dando la possibilità ai suoi cittadini di sentirsi attivamente parte di un obiettivo ambizioso ed importante.
Fra le varie associazioni che hanno aderito al bando, L’Archeoclub d’Italia sezione “Stabiae” presieduto da Massimo Santaniello, ha presentato una dettagliata ed interessante relazione, corredata di slogan, motivazioni, logo, secondo gli obiettivi fissati dal Mibact, (ente promotore del bando), che come ha dichiarato Santaniello, mette al centro l'archeologia «Come filo conduttore del nostro dossier abbiamo proposto l’archeologia stabiana. Nel 2021, infatti, ricorre il millenovecentesimo anniversario della rinascita di Stabiae, datata 121 d.C. Una data fondamentale per la storia cittadina rimasta impressa sul cippo miliario custodito presso il MUDISS (Museo Diocesano Sorrentino Stabiese). Al tempo dell’Imperatore Adriano, all’indomani dell’eruzione del 79 d.C., venne riaperta la strada Nuceria-Stabiae-Surrentum. Mentre città come Pompei, Ercolano, Oplontis e altri centri della cintura del Vesuvio non vennero più ricostruiti, Stabiae riprende le sue attività nel 121 d.C. Ciò a dimostrazione del ruolo strategico che rappresentava, allora come oggi. Questa capacità di rialzarsi è d’altronde confermata dallo stesso stemma cittadino – Post Fata Resurgo – motto che nella relazione presentata al comune abbiamo proposto come slogan per Stabia Capitale».
Il progetto tuttavia non è esclusivamente incentrato sulla valorizzazione archeologica perché a sua volta si intreccia con il patrimonio artistico del centro antico. «Il percorso archeologico è strettamente connesso alla storia delle chiese del centro storico - sottolinea Santaniello - pensiamo alla Basilica Paleocristiana di Grotta San Biagio, all’Area Christianorum posta sotto la Cattedrale, al MUDISS allestito all’interno dell’Oratorio, alla chiesa di Santa Caterina d’Alessandria costruita su una cripta antichissima. Un itinerario che culmina nel Museo Archeologico allestito presso il Palazzo Reale di Quisisana, la cui ultimazione avverrà nel 2021. Senza tralasciare lo straordinario patrimonio delle sorgenti di acqua minerale, i Castelli, il Palazzo Reale, il Padiglione della Musica, il centro storico, il cantiere navale e la splendida architettura della Banca Stabiese (ex Banca d’Italia)».
L'associazione inoltre si è impegnata anche nella realizzazione di un logo. L'immagine curata dal segretario Stefano Santaniello, è volta a rappresentare Castellammare attraverso tre particolari caratteristiche: qualità, leggerezza ed eleganza. Questi messaggi L'Archeoclub ha deciso di trasmetterli ed imprimerli nella simbologia stabiese, attraverso la “Flora”, il celeberrimo affresco, rinvenuto a Villa Arianna (attualmente esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli) simbolo dell’archeologia e storia stabiana, icona che al meglio sintetizza tali valori.
L'Archeoclub Stabiae, sin dalla sua recente costituzione (2019) si è subito, ed in modo attivo e costante, impegnato nella valorizzazione del territorio stabiese, tramite progetti e convegni che hanno coinvolto oltre il presidente Massimo Santaniello, il vicepresidente Angelo Mascolo, il segretario Stefano Santaniello e tutti i soci, anche la cittadinanza stabiese, con l'intento di creare una maggiore consapevolezza e sensibilità riguardo il nostro vastissimo patrimonio culturale, che purtroppo fatica ad emergere.
Il tecnico gialloblù nel post partita: «Statistiche alla mano avremmo meritato la vittoria, in alcuni momenti siamo stati troppo frenetici. A La Spezia per vincere, non possiamo fare tabelle».