Per molti istituti il ritorno degli alunni è stato piacevole ed entusiasmante, per alcuni invece è stato veramente gelido. In diversi istituti della città, per ottemperare alle buone prassi in materia di regole anti covid, si tengono le finestre delle aule aperte. Prassi che poco si concilia però con il freddo di questi giorni. Ventilare i locali è un'azione da protocollo e consigliatissima ma esporre bambini e ragazzini ad algide correnti d'aria per ore intere desta non pochi problemi, soprattutto in vista dei giorni della merla, gli ultimi giorni del mese che sono quelli più freddi dell'anno. La preoccupazione è che soprattutto i più piccoli possano prendere un malanno e sarebbero così costretti a saltare di nuovo le lezioni. Preoccupante è il caso di un bambino del 3 Circolo Didattico del San Marco che dopo un solo giorno di scuola si è ammalato e da giorni ha febbre altissima proprio a causa del freddo preso in classe. Lo stesso istituto inoltre in questo momento è senza gasolio per i riscaldamenti. Un problema, questo, decennale e che ogni anno suscita non poche polemiche. Almeno quest'anno ci si aspettava che le scuole fossero organizzate per il gran ritorno dopo quasi un anno di chiusura e invece.
«Abbiamo segnalato il problema al dirigente scolastico ed al sindaco Cimmino - si racconta una mamma - Ma purtroppo siamo ancora costretti a fare i conti con aule fredde, con i nostri bambini costretti a fare lezione con mascherine e cappotti. Noi vogliamo che i nostri figli ritornino a scuola, ma che gli venga garantito il necessario confort e sicurezza».
Il video del corteo e le nostre interviste.