Gli infissi e i soffitti saccheggiati dai vandali. Lo scenario che appare all’interno delle Antiche Terme è a dir poco spettrale. Ed evidenzia i danni causati dai raid perpetrati nel corso del tempo nello stabilimento abbandonato. Sin dalla facciata esterna sono visibili gli infissi parzialmente sradicati dalle finestre, probabilmente per portare via vetri e parti di acciaio o semplicemente per il gusto di vandalizzare l’ambiente. Stesso discorso per i lavandini, ridotti a brandelli all’interno dei servizi igienici presenti nella struttura, mentre le controsoffittature sono state parzialmente divelte, con alcuni fili staccati dai solai. Non è chiaro se i raid siano avvenuti negli ultimi tempi o nei mesi antecedenti alla scoperta. Ma intanto il contesto degradato e depredato delle Antiche Terme fa riflettere sulla desolazione che contraddistingue uno dei luoghi che hanno rappresentato l’emblema della decadenza del territorio. Per la riqualificazione dello stabilimento di piazzale Amendola, in realtà, ci sarebbe un finanziamento da 12 milioni di euro con i fondi Pnrr intercettati dall’amministrazione uscente, per i quali tuttavia si attende ancora il decreto per la consegna del “tesoretto” a Palazzo Farnese. Un’opera mirata a realizzare una riqualificazione strutturale dell’immobile, rispetto al quale tra l’altro la Regione Campania resta ancora ferma al palo, sia per quel che riguarda le concessioni sulle acque sia per la riattivazione della stazione Eav. E intanto le Terme restano alla mercé di vandali e teppisti, mentre sui recenti raid ora è alta anche l’attenzione della polizia municipale, che ha effettuato un sopralluogo nella struttura per verificare l’accaduto e fare chiarezza sugli ingressi non autorizzati nello stabilimento.
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»