È caccia aperta alla banda del buco che ha messo a segno il colpo da 500mila euro all'ufficio postale di via Bonito. Gli inquirenti stanno lavorando senza sosta per individuare i responsabili del furto dai contorni cinematografici, che ha visto la banda del buco agire con estrema precisione. Le indagini si stanno concentrando principalmente sull'analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Gli investigatori stanno esaminando attentamente ogni fotogramma, cercando di individuare anche il più piccolo dettaglio che possa portare all'identificazione dei malviventi. Secondo alcune indiscrezioni, la banda del buco che ha colpito la Posta potrebbe essere la stessa responsabile di precedenti tentativi di furto ai danni di altri istituti di credito della città, come emerso dalla scoperta di due scavi nei pressi della Banca Stabiese e della filiale del Crédit Agricole. In entrambi i casi, i malviventi avrebbero iniziato a scavare dei tunnel sotterranei, ma sarebbero stati scoperti prima di poter portare a termine il loro piano. Il primo tentativo risale allo scorso agosto, il secondo a pochi giorni prima del colpo alla Posta. A quanto pare, questi criminali sarebbero specializzati nello scavare tunnel sotterranei per accedere alle casseforti. L'abilità dimostrata dai rapinatori nel mettere a segno questo colpo fa pensare a un'organizzazione criminale ben strutturata e dotata di competenze specifiche. Per scavare un tunnel fino all'ufficio postale, infatti, è necessaria una certa esperienza e l'utilizzo di attrezzature professionali. Inoltre, i malviventi hanno agito con grande precisione, evitando di lasciare tracce evidenti. Questo fa supporre che abbiano studiato attentamente la loro azione e che abbiano agito indisturbati per diverse ore.
Le forze dell'ordine sono impegnate in una serrata caccia all'uomo per catturare i responsabili di questo grave reato. Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste investigative e non escludono alcuna ipotesi. L'obiettivo è quello di individuare e arrestare i responsabili il prima possibile, per restituire alla comunità un senso di sicurezza e giustizia. Restano ancora molte domande senza risposta. Come hanno fatto i rapinatori a individuare l'ufficio postale come obiettivo? Chi li ha aiutati a pianificare e a mettere in atto il colpo? E soprattutto, dove sono finiti i soldi rubati? Le indagini sono ancora in corso e si attendono nuovi sviluppi. Intanto, la città di Castellammare di Stabia vive con ansia l'attesa di una soluzione a questo caso che ha sconvolto la comunità.
«Risultato meritato, squadra straordinaria per cuore e carattere» poi aggiunge: «Giocare palla è la nostra prerogativa, siamo stati bravi nel verticalizzare».