Immagine di repertorio non collegata alla notizia
L'ultimo saluto a Pasquale Starace, il 63enne ucciso venerdì sera con un colpo di pistola alla testa in Piazza Vittoria, si è svolto ieri pomeriggio presso la chiesa del Santissimio Salvatore. I familiari della vittima e gli amici più stretti hanno preso parte al commovente rito funebre per ricordare "Arcione", soprannome con cui l'uomo era conosciuto da tutti. Intanto, dopo l’esame autoptico sulla salma disposto dai magistrati, proseguono le indagini delle forze dell’ordine. L’obiettivo? Dare una precisa chiave di lettura all’agguato. Dopo aver visionato i filmati delle telecamere di videosorveglianza, installate nei pressi del luogo dell'omicidio, gli investigatori hanno trovato alcuni elementi utili per ricostruire il tragitto effettuato dai killer che hanno agito a bordo di uno scooter di grossa cilindrata ed esplodendo colpi calibro 3.57 contro la vittima. Uno di questi ha raggiunto dritto alla fronte il 63enne di Casola di Napoli, con alcuni precedenti penali alle spalle ma secondo gli investigatori non affiliato a nessun clan di camorra dell'area dei Lattari. Secondo gli inquirenti si tratta di una mano esperta e che ha agito solo dopo aver studiato bene le abitudini e i luoghi frequentati da Starace. L'obiettivo era quello di uccidere, di certo i sicari non sono entrati in azione per un semplice avvertimento. Il 63enne era in pensione ed aveva sempre lavorato come contadino tra i vari appezzamenti terrieri del suo piccolo paese. L'uomo conosceva a menadito le zone di montagna dei Lattari e i tanti sentieri impervi, aree che vengono sfruttate dalle organizzazioni criminali per la coltivazione di marijuana: durante l'ultima stagione estiva ai narcos sono state sequestrate migliaia e migliaia di piante di cannabis per un peso complessivo che supera le 20 tonnellate. Ed è proprio sulla sua attività da contadino, maturata da anni sul territorio dei Lattari, che si stanno concentrando le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»