Inizialmente era nota come la "bomba di Maradona", ma negli anni il nome di questo potente ordigno pirotecnico è cambiato, seguendo le figure più iconiche legate a Napoli, passando per Cavani, Osimhen e Kvaratskhelia. Ora è il turno di Jannik Sinner: il nuovo botto di Capodanno prende il nome dal giovane campione di tennis italiano, sfruttando la sua notorietà per attirare curiosità e interesse, in particolare sul mercato nero. Tuttavia, proprio a causa della sua potenza, la "bomba di Sinner" rappresenta un rischio elevatissimo, come sottolineano le autorità competenti.
Gli esperti hanno evidenziato come il potenziale esplosivo di questo ordigno lo renda estremamente pericoloso, non solo per chi lo maneggia, ma anche per chiunque si trovi nelle vicinanze al momento dell’esplosione. Le sue caratteristiche lo collocano tra i fuochi d’artificio più potenti e pericolosi in circolazione, aumentando il livello di allerta delle forze dell’ordine.
Con l’avvicinarsi delle festività di fine anno e sull’onda della recente tragedia di Ercolano, i controlli sul commercio illegale di fuochi d’artificio si sono intensificati. Tra le ultime scoperte delle autorità c’è proprio la "bomba di Sinner", diventata rapidamente un oggetto di grande interesse per gli appassionati di esplosivi artigianali, alimentata dalla visibilità ottenuta attraverso i social media. Proprio queste piattaforme, utilizzate come principale canale pubblicitario, hanno fornito un punto di partenza per le indagini. Grazie a una serie di segnalazioni online, le forze dell’ordine sono riuscite a individuare un deposito illegale a Pozzuoli, in provincia di Napoli, dove sono stati sequestrati numerosi ordigni artigianali, tra cui diversi esemplari della "bomba di Sinner".
In un solo mese, tra ottobre e novembre, sono stati sottratti al mercato nero ben 2.745 ordigni artigianali, un numero che dimostra la portata del fenomeno e la necessità di un intervento mirato. Le operazioni di contrasto al commercio illegale di fuochi d’artificio proseguiranno nei prossimi giorni, concentrandosi principalmente sui rivenditori abusivi e sui depositi clandestini, spesso utilizzati per la produzione e lo stoccaggio di questi materiali esplosivi.
Le forze dell’ordine hanno già ottenuto risultati significativi nelle settimane precedenti, con sequestri che hanno permesso di eliminare dal mercato grandi quantitativi di fuochi illegali, ma l’allerta resta massima. Gli agenti sono determinati a garantire un Capodanno sicuro, riducendo al minimo i rischi legati all’uso irresponsabile e pericoloso di materiale esplosivo.
L’attenzione delle autorità è rivolta a prevenire incidenti e salvaguardare la sicurezza della comunità, ricordando ai cittadini l’importanza di acquistare solo fuochi d’artificio certificati presso rivenditori autorizzati. La "bomba di Sinner" è l’ennesimo esempio di come il mercato nero continui a rappresentare una minaccia concreta, richiedendo una vigilanza costante e un’azione risoluta per contrastare questo fenomeno.
Il presidente in occasione della festa gialloblù: «La Brera Holdings? Abbiamo solo rimandato. Adorante? Non lo manderei mai via, è fondamentale in questo campionato.»