Torna l'incubo sgomberi per le case popolari del Piano Napoli, alla periferia di Boscoreale. Nella giornata di domani, infatti, i carabinieri della stazione locale torneranno in via Settetermini per dare atto a due nuovi sfratti ordinati dal pm di Torre Annunziata. Una beffa doppia per le due famiglie da allontanare dai rispettivi alloggi, dal momento che già dal mese prossimo potrebbe entrare in vigore la sanatoria per i nuovi aventi diritto.
Proprio per questo non è escluso che domattina tra le strade del quartiere possa scattare la nuova 'gara di solidarietà' che potrebbe portare i residenti a ostacolare il lavoro delle forze dell'ordine con l'ormai consueto lancio di rifiuti da finestre e balconi. I legali delle persone coinvolte dal provvedimento ha già gatto sapere di volere scrivere una lettera al magistrato per chiedere il congelamento dell'ordine esecutivo. Lo scopo sarebbe ovviamente quello di guadagnare tempo in vista della promulgazione della legge regionale.
Appena 20 giorni fa, peraltro, una circostanza simile si era presentata per un'altra coppia di residenti da sfrattare: in quel caso a bloccare lo sgombero e permettere la concessione di una proroga di un mese furono le condizioni della donna, incinta al momento della visita dei carabinieri. Le proteste dei residenti e la contingenza della gestazione portarono sul posto addirittura il sindaco di Boscoreale Antonio Diplomatico. La donna accusò anche un leggero malore che la costrinse al ricovero in ospedale con prognosi di 5 giorni.
Domani un nuovo capitolo dell'odissea che tiene in apprensione, settimana dopo settimana, le decine e decine di boschesi disagiati che occupano - ai confini della legalità - le case popolari del Piano Napoli. La sanatoria da approvare in Regione il prossimo 28 luglio prevede l'entrata in graduatoria di tutti coloro che possiedano requisiti idonei, indipendente dall'ultima tornata di assegnazione. Il conto alla rovescia è già iniziato.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»