Un semplice dolore, poi, la scoperta di portare con sé un pericoloso neuroma alla schiena, il rischio di non camminare mai più. I tempi sono troppo lunghi, e bisogna operare subito. E’ stato solo grazie all’intervento di uno dei migliori medici dell’ospedale stabiese, che una giovane donna potrà tornare alla sua vita di tutti i giorni. E’ questa la storia di Laura Bidello, una ragazza di 31 anni residente a Castellammare di Stabia, una storia, finalmente, di buona sanità. “Ci sono stati momenti in cui ho avuto davvero paura – ha detto Laura, mentre ieri compieva i primi esercizi di riabilitazione – per fortuna sulla mia strada ho incontrato un grande dottore. E’ solo grazie a lui che adesso cammino nei corridoi”. Un po’ di tempo fa, Laura comincia ad accusare frequenti fastidi alla schiena, piccoli dolori che molti le avevano diagnosticato come infiammazione del nervo sciatico. Purtroppo, i primi si sbagliavano, perché nonostante le cure prescrittegli, le fitte aumentano sempre più di intensità. Da qui, il ricorso ad uno specialista, il dottor Pasquale Ranieri, neurochirurgo presso il reparto di chirurgia dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. Ranieri ci mette poco a capire il problema, ad identificare quel neuroma da asportare in fretta. Il ricovero in chirurgia avviene in tempi brevi, ma operare è un’altra cosa. Fra la preoccupazione crescente della ragazza e dei familiari, il chirurgo si batte per ottenere la sala operatoria, mobilitando tutta la dirigenza, con l’unico scopo di riuscire ad intervenire subito sul neuroma di Laura. Sono proprio i parenti della ragazza a portare con sé il ricordo di quella difficile prenotazione, unitamente alla determinazione del chirurgo. Ranieri la mattina del 10 gennaio scorso riesce ad operare la 31enne stabiese. E’ un intervento molto delicato, che il medico riesce a compiere in tre ore. Laura Bidello è salva, il neuroma è stato asportato senza complicazioni. A due giorni dall’intervento, la ragazza è felice di poter tornare a camminare, grazie all’uomo che si è caricato sulle spalle tutto il peso della lentezza ospedaliera. “Possiamo solo dire grazie al dottor Ranieri – ha detto la madre di Laura – qui ci sono tanti medici importanti che bisogna valorizzare. Il San Leonardo dispone di una grande e complessa struttura al servizio di tutti”. Valorizzare la struttura quindi, dopo i preoccupanti casi di malasanità dello scorso anno. Bisognerebbe tornare a fidarsi dei dipendenti, dei tanti medici di valore capaci, sempre più spesso, di salvare vite ormai compromesse.
Il tecnico delle vespe entusiasta per la qualificazione ai Play Off, ma avverte: «Il focus è sul presente. America? È il viaggio che conta. Buglio? L'infortunio è meno grave del previsto, è un giocatore essenziale per noi.»