Sebbene alcune persone ne ignorino l’esistenza mentre altre ancora tendano a sottovalutarli, i runner da tavolo costituiscono elementi di gran classe. A tal proposito non è un caso che vengano sempre mostrati nelle riviste di arredamento e che siano adoperati presso ristoranti attenti alla presentazione, nonché in eleganti abitazioni. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come impiegarli al meglio sia in abbinamento con una tovaglia, sia da soli sulla nuda superficie.
Cosa sono i runner da tavola e a cosa servono
Da non essere confusi con le classiche tovagliette americane protettive utili per singoli coperti e decisamente più piccole, i runner consistono in lunghe e strette tovaglie ornamentali, solitamente progettate per lasciar pendere la stoffa di svariati centimetri oltre i bordi della tavola. In altri termini si tratta di eleganti fasce di forma rettangolare da posizionare sul piano d’appoggio, potendo sfruttare sia il lato più lungo di quest’ultimo, sia quello più corto.
Oltre a dipendere dal personale gusto estetico, la scelta dell’orientamento di tali accessori scaturisce dall’utilizzo che ne verrà fatto. Ad esempio quando è presente un maggior numero di commensali, si tende a posizionare più elementi paralleli che vadano a rivestire l’area in corrispondenza di ogni individuo. Al contrario nel caso di un minor numero di persone o se lo scopo diviene puramente decorativo, il runner può essere utilizzato singolarmente e a volte anche diagonalmente per un effetto visivo ancora più ricercato.
Ad ogni modo sebbene l’uso venga principalmente associato all’apparecchiamento della tavola, essendo posto o meno al di sopra di una tovaglia ben abbinata o ancora ai fini ornamentali a contrasto diretto con il legno o con altri materiali, è altrettanto vero che non sono da escludere ulteriori impieghi. I runner si addicono infatti ad abbellire pezzi d’arredamento quali ad esempio cassapanche, comò e consolle da ingresso o da adibire all’appoggio di televisori.
Inutile specificare che nel caso di una tavola imbandita arricchita con un runner in associazione ad una tovaglia, per non sfociare in un caos ottico è preferibile che non mostrino entrambi fantasie eccessive. In parole semplici sarebbe da favorire l’alternanza di un elemento disegnato e variopinto con uno che mostri un unico colore. Tutto deve essere ben ponderato affinché il risultato sia di classe.
Tipologie di runner da tavola e caratteristiche principali
Oggigiorno il mercato mette a disposizione dell’utente infinite varietà di runner, cosicché riescano a soddisfare ogni aspettativa ed esigenza di stile. Si passa da toni neutri e soft a disegni e tinte di ogni genere. Anche tra i materiali esiste un’ampia scelta potendo spaziare tra tessuti di ogni sorta. Tra quelli più comuni troviamo il pizzo e il cotone, ma per un risultato maggiormente elegante e degno di nota, i migliori sono decisamente quelli caratterizzati da fibre naturali quali la seta e il lino. Questi ultimi oltre ad aggiungere valore agli interni, sono persino più duraturi, facilmente lavabili in lavatrice, e in ultimo ma non per importanza stirabili. Esistono persino dei tessuti antimacchia che allo stesso tempo conservano la giusta morbidezza.
Per ciò che concerne le misure, generalmente presentano una larghezza pari a circa 40/50 cm, una lunghezza di 140/180 con una caduta del tessuto di almeno 20/30 cm per lato. In ogni caso, a seconda delle preferenze personali, dei requisiti del piano d’appoggio e delle dimensioni sia del tavolo, sia del runner, si può ottenere un risultato differente da quello standard; non è quindi obbligatorio che il tessuto ricopra l’intera superficie o che scenda oltre i suoi limiti.
Runner eleganti per tutti gli eventi e gli stili d’arredamento
I runner sono per eccellenza il simbolo dell’eleganza per ciò che concerne l’arredamento, specialmente nei casi in cui i tavoli siano in legno, marmo oppure cristallo. Nonostante questa loro peculiarità si inseriscono in contesti di ogni genere, e che si tratti di ambienti classici, moderni, shabby e più o meno estrosi, conferiscono sempre un tocco di stile e originalità.
Allo stesso modo si addicono a ricorrenze, eventi romantici, compleanni e molto altro ancora. Infatti questi elementi, seppur apparentemente non indispensabili e pertanto accantonati da molti, sono invece in grado di arricchire ogni festività apportando una nota di finezza a pranzi, cene e buffet.
Ovviamente gli accostamenti devono essere in totale armonia col mobilio presente in una stanza, con la tovaglia o in alternativa direttamente con il piano d’appoggio, nonché con le stoviglie. Proviamo ad immaginare quanto potrebbe risultare chic una base composta da cristallo insieme ad un runner di lino sui toni del grigio, o come un piano in legno grezzo possa sposarsi bene con un tessuto interamente bianco.
Durante le festività natalizie potrebbe invece essere perfetto un runner esclusivamente rosso su di una tovaglia contraddistinta dal medesimo colore con punti dorati qua e là e dai tipici disegni del periodo; il tutto ulteriormente impreziosito se come centrotavola viene posto un bel candelabro.
Altrettanto ideale per una cena estiva potrebbe essere una fascia azzurra su di una tavola color sabbia o in alternativa sovrapposta ad una tovaglia bianca, per non dimenticare l’effetto fresco ed elegante che potrebbe apportare un runner fiorato.
In conclusione possiamo affermare che per ottenere uno stile classico risultano più idonee le tinte neutre, delicate oppure floreali e materiali come ad esempio il cotone, così come per uno più elegante si sposano ottimamente le lavorazioni in pizzo o lino, da abbinare ad esempio a piatti costituiti da porcellana bianca. Per raggiungere invece un risultato più sbarazzino si può osare maggiormente con i colori, le fantasie e i contrasti, mentre giocare con disegni geometrici contribuisce ad un obiettivo più moderno. Per finire non può mancare la tendenza shabby chic, la quale per accentuare le sue peculiarità vedrebbe protagonista un bel runner in lino dai toni pastello su base in legno per un effetto invecchiato straordinario.
Insomma, una volta chiaro il risultato che si desidera ottenere, le possibilità sono davvero infinite. Basta saper coordinare e il gioco è fatto.
