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Consigli per mantenere il benessere dell’intestino

tempo di lettura: 5 min
24/09/2024 09:59:01

Mantenere il benessere dell’intestino è uno degli obiettivi più importanti in assoluto per la salute umana. Da quello che gli esperti definiscono il nostro secondo cervello, dipende infatti tantissimo del benessere individuale. Nelle prossime righe, passeremo in rassegna alcuni consigli pratici che possono fare la differenza.

Alimentazione

L’alimentazione è un cardine prezioso quando si parla di benessere dell’intestino. I consigli generali degli esperti prevedono il focus su frutta e verdura, soprattutto per via della loro ricchezza in fibre.

Attenzione: l’approccio da adottare nel loro consumo dipende molto dalla presenza di eventuali problematiche da gestire. Basta dare un’occhiata ai suggerimenti degli esperti online - qui puoi trovare un articolo di consigli per la dieta con il colon irritabile - per accorgersi che, se si ha a che fare con la sopra menzionata condizione, è bene ridurre il consumo di verdure come i broccoli e i cavoli.

Sempre guardando all’alimentazione amica dell’intestino, non si può non menzionare l’importanza di diminuire drasticamente l’apporto di alcol, cibi fritti, insaccati, alimenti ricchi di zuccheri semplici.

Da non dimenticare, inoltre, è l’importanza di includere nella propria quotidianità alimenti che siano ricchi di probiotici naturali. Un esempio su tutti è il kefir.

Il tema dell’alimentazione per il benessere dell’intestino è complesso e merita il focus anche su altri aspetti. Oltre a quelli appena menzionati, è bene rammentare anche l’importanza di usare moderazione per quanto riguarda l’assunzione di carboidrati complessi. Se si esagera con pasta e pizza - ma anche con il riso - dietro l’angolo c’è il rischio di avere a che fare con un fastidioso quadro di stipsi.

Tornando un attimo a parlare di gestione della verdura, facciamo presente che, se possibile, è il caso di alternare la presenza in tavola di quelle crude e di quelle cotte.

Le seconde, infatti, sono più digeribili delle prime.

Da menzionare, infine, è il potere dell’idratazione, essenziale per normalizzare la consistenza delle feci.

Dritte di depurazione dell’intestino

In queste settimane, che per molti vogliono dire rientro da vacanze fatte a fine stagione, è normale sentir parlare di depurazione dell’intestino, aspetto particolarmente importante a causa degli effetti del cambiamento di abitudini, tra jet lag e nuovi alimenti.

Tutto vero, ma è bene portare l’accento sul fatto che la depurazione dell’intestino dovrebbe essere messa in primo piano, periodicamente, a prescindere dalle vacanze.

Quali sono i consigli per metterla in atto? Il primo riguarda l’attività fisica, che dovrebbe essere mantenuta costante non solo per ragioni di controllo del peso e di benessere cardiovascolare, ma anche per ottimizzare la sintesi delle endorfine, fondamentale non solo per l’umore, ma anche per il benessere dell’intestino.

Un altro suggerimento da non trascurare è quello di regolarizzare i propri orari. Per quanto possibile, è bene coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora del giorno e mantenere regolarità anche per quel che concerne l’orario dei pasti.

Quando preoccuparsi per il benessere dell’intestino

Tra i consigli per la salute dell’intestino rientrano anche i suggerimenti relativi a quando è il caso di preoccuparsi per questa zona del corpo.

Nell’ambito dei segnali da non trascurare rientra l’insorgenza di meteorismo, così come l’alternanza di stipsi e diarrea.

La prima cosa da fare nelle situazioni appena descritte è rivolgersi a un gastroenterologo. Le evenienze possibili sono diverse. Si può avere a che fare sia con una situazione di disbiosi intestinale sia, nelle eventualità più gravi, con tumori a carico del colon o di altre porzioni dell’intestino.

Il complesso e meraviglioso legame tra intestino e mente

Un tema che non abbiamo toccato nelle righe precedenti è quello del legame tra benessere intestinale e benessere mentale. In merito a questa sinergia, è stato recentemente coniato il termine psicobiotica.

Aprire questa parentesi vuol dire chiamare in causa un rapporto tanto complesso quanto affascinante, più volte analizzato dalla scienza.

Si sa da tempo, per esempio, che le caratteristiche del microbiota intestinale possono essere influenzate dal tipo di parto e che cambiano negli anni sulla base dello stile di vita.

Diversi studi hanno altresì dimostrato che la disbiosi intestinale potrebbe avere un ruolo nello sviluppo della depressione. Tra le testimonianze più interessanti è possibile chiamare in causa una revisione condotta da un team di esperti attivi presso l’Università Medica di Chongqing in Cina.

Questo lavoro scientifico ha confermato la possibilità di associare la disbiosi intestinale alla depressione, nonostante i cambiamenti a livello microbico non siano sempre agevoli da individuare negli studi.

Alla luce di ciò, si è parlato della necessità di portare a termine studi futuri in grado di identificare in maniera chiara le modificazioni che, a livello di microbiota, risultano maggiormente collegate alla depressione.

Di base sappiamo che l’eubiosi intestinale fa bene anche alla mente, motivo per cui è bene seguire i consigli sopra citati.

Anche se all’inizio potranno sembrare complessi, ricordiamoci che, per acquisire una nuova abitudine, ci vogliono in media 21 giorni. Superato questo scoglio, i risultati sul benessere saranno più che apprezzabili e rappresenteranno un capitale per la salute a lungo termine.

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