Immagine di repertorio non collegata alla notizia
Circa due anni fa veniva annunciata l’imminente trasformazione che avrebbe riguardato il Cinema di Sorrento, accolta da tutti in toni entusiastici, eppure, il nuovo multisala avrà pure due sale in più, ma presenta anche qualche “piccola irrazionalità”. Solo qualche settimana fa, in rete, ha spopolato il video di un gruppo di ragazzi che immagina di uscire con il proprio amico disabile , i cui progetti erano immancabilmente irrealizzabili a causa dell’impossibilità di coinvolgere anche l’amico in carrozzina. Non un’esagerazione, ma la pura realtà, a giudicare da quanto accade a Sorrento.
E’ impensabile che , ancora oggi, venga negato l’accesso ai luoghi pubblici a disabili, eppure accade. Accade nella civilissima Sorrento, dotata, da un po’ di tempo a questa parte, di un multisala appena ristrutturato: il cinema Armida, da poco aperto, dopo due anni di lavori . Ieri un uomo disabile ha dovuto rinunciare alla visione del film, causa mancanza di ascensore. Oggi lo sfogo sui socialnetworks e l’amare constatazione: l’ascensore non è stato concluso. In realtà, la disciplina circa l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, è disciplinata dall’ art. 24 , L 104/82 che subordina l’ottenimento della concessione edilizia al rispetto della normativa in materia di barriere architettoniche, sulla base dei rilevamenti condotti da un tecnico incaricato dal Comune. Stupisce che, nonostante l’espletamento di tali adempimenti, il cinema ancora non sia dotato di un semplice ascensore.
«Finalmente ci riprendiamo il nostro mare»: l’Arenile torna a vivere e i cittadini guardano con fiducia al futuro della costa stabiese, anche in vista di una possibile lottizzazione di via De Gasperi.