Antonio e Maurizio pronunciano il fatidico sì. La Reggia di Quisisana ospita il primo matrimonio gay del Comune di Castellammare di Stabia. Il sindaco Antonio Pannullo ha celebrato alle ore 12 la prima Unione Civile nella Città delle Acque nella splendida Reggia borbonica, che ha fatto da cornice ad un avvenimento storico per il Comune. Antonio, 50enne di Castellammare, e Maurizio, 51enne di Napoli, hanno coronato in tal modo un amore che dura da 15 anni. «Si legge nei vostri occhi la felicità per questo momento - ha affermato il sindaco durante la celebrazione dell'Unione Civile -. Vi sono grato per avermi dato questa opportunità».
L'introduzione della legge Cirinnà ha dato il via ad una sequenza di Unioni Civil
i tra coppie omosessuali, poco più di 2800 in otto mesi, con una netta prevalenza nel Nord Italia, dato che al Sud il numero dei matrimoni è andato vistosamente a calare nell'ultimo decennio. La legge Cirinnà regolamenta l’unione civile tra persone dello stesso sesso: le coppie omosessuali, qualificate come “specifiche formazioni sociali”, possono così usufruire di un nuovo istituto giuridico di diritto pubblico denominato Unione Civile. Per la città di Castellammare di Stabia si tratta di un importante momento di crescita sociale in un contesto che sta provando ad allagare gli orizzonti e che ora, dopo la “tempesta” della crisi economica che ha travolto il territorio, si appresta ad ammirare l'arcobaleno.