«Castellammare è per me una storia che non avrà mai fine. Sono stati momenti belli e brutti, e soprattutto in quelli brutti il popolo di Castellammare è stato vicino a me e alla mia famiglia.» Queste le parole di mister Fabio Caserta nel post partita della terza giornata di andata. Al ‘Ceravolo’ la Juve Stabia strappò un pari a reti inviolate al Catanzaro, dando la prima dimostrazione di quello che si sarebbe prospettato un campionato pieno di sorprese. Una vera e propria dichiarazione d’affetto per la piazza che ha fatto del tecnico giallorosso un punto di riferimento per la categoria: da giocatore a condottiero trascinatore della squadra. Giunto nel mercato di gennaio nel 2012, con la sua rete alla Nocerina è divenuto l’idolo del popolo stabiese. Da allora non ha lasciato i colori gialloblù, nonostante l’amara retrocessione. Poi cinque anni dopo una svolta senza paragoni: sotto le vesti di allenatore, ottenn
e la conquista del girone C e il ritorno in cadetteria. Ma non era solo: il suo braccio destro era un certo Ciro Polito, che non ha di certo bisogno di presentazioni, dal quale non si è più separato nel corso della sua carriera da allenatore. Anche lui, come l'ex centrocampista, da portiere gialloblù a direttore sportivo della Juve Stabia, ha dato un forte contributo al ritorno nel calcio che conta, forgiando una squadra, che, solo l'assenza di pubblico causa Covid, ha piegato a un'amara retrocessione. Nel giorno della Festa dei Lavoratori, le aquile arriveranno allo Stadio Romeo Menti con l’obiettivo di compiere il sorpasso ai danni delle vespe. I gialloblù vogliono cancellare la battuta d’arresto di Bolzano e consolidare la propria posizione nei play-off. Ieri la società ha indetto la giornata gialloblù per la trentaseiesima giornata con la vendita dei biglietti in due fasi: quella riservata agli abbonati e quella libera, anche online.