Cronaca

Santa Maria la Carità - Roghi tossici, non si placa l'emergenza: fumi segnalati anche all'alba

Residenti in rivolta: «Aria irrespirabile a qualsiasi ora, l'amministrazione inasprisca le sanzioni come a Sant'Antonio».

di Francesco De Sio


Quello dei roghi di sterpaglie e arbusti è diventato - nel circondario stabiese e non solo - un 'trend topic' della stagione estiva. Ormai le segnalazioni inerenti fumi e aria irrespirabile non si contano più, ma a Santa Maria la Carità la situazione sta lentamente degenerando in questi ultimi stralci di estate. Per rendersene conto basta fare un giro sui social locali, in cui le lamentele e le denunce dei cittadini sono all'ordine del giorno con una frequenza quantomeno preoccupante. Notte o mattina, non fa differenza: l'ultima testimonianza in ordine temporale arriva da via Fusaro, dove la coltre di fumo chiaro è stata immortala anche all'alba a due passi dalle abitazioni.

E puntuali sono giunti anche i commenti dei residenti, letteralmente esasperati dai risvegli all'insegna di tosse e gola secca: «Non se ne può più, siamo assiderati da questo fumo proveniente da chissà quale terra, e con noi anche i bambini - è lo sfogo di un cittadino della zona -. Anche stanotte respireremo meglio domani». In giornata, qualcuno ha anche scelto

di rivolgersi direttamente al comando di polizia municipale di piazza Borrelli: «Al telefono rispondeva un messaggio registrato - spiega una donna -, mi sono recata lì di persona per chiedere spiegazioni perché ho due figli asmatici, chi continua a perseguire questa condotta va considerato alla stregua di un assassino».

In effetti il regolamento del Comune di Santa Maria la Carità vieta l'accensione di qualsiasi fuoco in aree pubbliche dal 1° luglio al 30 settembre, ma al momento il braccio della legge - almeno a livello municipale - sembra ignorare la condotta degli incivili, o quanto meno non saper trovare contromisure efficaci. La proposta, così, arriva direttamente dai sammaritani: «Basta ignavia - si ribadisce nei messaggi -, dobbiamo muoverci in prima persona per bloccare questo scempio. L'amministrazione D'Amora segua l'esempio di Sant'Antonio Abate e inasprisca le sanzioni per questi delinquenti prima ancora di aumentare i controlli». L'ultima speranza, in assenza di altri appigli, è attendere l'abbassamento autunnale delle temperature.

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mercoledì 18 settembre 2019 - 21:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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