La Juve Stabia si appresta ad affrontare il derby dell’anno. Alle ore 15 farà capolino al Romeo Menti quel Benevento che negli ultimi anni ha rappresentato uno degli avversari simbolo delle cavalcate gialloblù in Lega Pro. Seppur privo della tifoseria giallorossa a causa dell’inagibilità del settore ospiti, il match odierno si prefigura come una gara dai mille risvolti tra gli stregoni capolisti e le vespe che, seppur non aritmeticamente, con un successo metterebbero una abnorme pietra sulla salvezza. Per mister Zavettieri sarà questo pomeriggio rebus Nicastro, jolly offensivo costretto ad abbandonare anzitempo il campo sabato per effetto di un duro contrasto di gioco. Probabile che i gialloblù partano con l'ormai classico 4-4-2 con Russo tra i pali. In difesa Polak sarà affiancato da Carillo con Cancellotti terzino destro e Contessa sulla corsia mancina. Lungo la mediana Obodo e Maiorano saranno affiancati da Lisi lungo l’out sinistro e Nicastro sul fronte opposto. In avanti il collaudato tandem composto da Del Sante e Diop. Alla luce delle condizioni non eccelse del primo, non convocato nell'ultimo turno di campionato, non è tuttavia da escludere l’impiego di un 4-3-3 con Carrotta a centrocampo e Grifoni ala destra nel tridente in luogo dell'acciaccato esterno ex Catania. Saranno pressappoco nulli i brividi in campo sotto il profilo nostalgico, l’ex più rappresentativo sarà quell'Andrea De Falco tra i protagonisti in negativo della seconda parte di stagione che portò alla retrocessione della truppa Braglia dalla serie B nell’annus horribilis 2013/14. Non convocato di contro quell’Andrea Raimondi che con la maglia gialloblù conquistò cadetteria, Coppa Italia Lega Pro ed u
na straordinaria salvezza nella seconda categoria nazionale senza tuttavia mai entrare a pieno titolo nel cuore della tifoseria. Diverso invece è il caso del dg sannita Salvatore Di Somma, autentico artifex maximus della Juve Stabia dei miracoli del triennio 2010-2013 che ha raggiunto l’apice, a braccetto con l’ottavo posto in B, nel match di Tim Cup a Firenze. Desta di contro curiosità il ritorno di Gaetano Auteri al Menti, un allenatore che in passato ha sempre sollevato polemiche indipendentemente dalla squadra allenata e dagli obiettivi rincorsi, non ultima la contestazione inerente la porta contro cui calciare i rigori in Coppa Italia durante Juve Stabia – Matera della scorsa annata. Il trainer siculo, tra l’altro, non ha mai espugnato l’impianto di via Cosenza con Catanzaro, Nocerina e Matera raccogliendo in campionato tre pari ed un ko. L’ultimo precedente non arride alle vespe che nel giorno dell’Epifania 2015 furono sconfitte 2-1 in rimonta alle falde del Faito dopo aver colpito con Lepiller due traverse che sarebbero potute valere il 2-0 con la vetta della classifica a corredo. La sfida per eccellenza resta però la semifinale di andata dei play-off 2010/11 che vide la Juve Stabia imporsi 1-0 grazie ad un gol di Morris Molinari. Quell’anno i gialloblù si imposero anche 2-1 durante la regular season. Arbitrerà il signor Edoardo Paolini della sezione di Ascoli Piceno coadiuvato dagli assistenti Paolo Bernabei di Tivoli e Maurizio Loni di Cagliari. I tifosi gialloblù incrociano le dita, il sogno è disarcionare la strega a colpi di pungiglione.
Juve Stabia (4-4-2): Russo, Cancellotti, Polak, Carillo, Contessa, Nicastro, Obodo, Maiorano, Lisi, Del Sante, Diop. All.: Nunzio Zavettieri.