Riapertura della stazione della Circum a Pozzano, nuovo scontro tra maggioranza ed opposizione. L’altro giorno le forze politiche di minoranza hanno presentato un’interrogazione per chiedere al sindaco Gaetano Cimmino di attivarsi affinchè, con l’approssimarsi dell’estate, venga riaperta una stazione chiusa da 3 anni ormai e che sicuramente sarebbe molto utile ai bagnanti e darebbe una boccata d’ossigeno al traffico cittadino.
«Come non essere d’accordo su questa proposta? Peccato che, ancora una volta, abbiano sbagliato destinatario». E’ la piccata replica del gruppo consiliare di Forza Italia composta da Salvatore Gentile, Nicola De Filippo, Rosa Esposito e Alfonso Lucarelli. «Noi ci siamo attivati a più riprese per la riapertura di questa stazione – dicono - Ma chi può farlo, cioè Eav, continua a fare orecchio da mercante quando si tratta della nostra città. E continua ad offenderla, a prenderla in giro, a mortificarla. E allora, cari consiglieri di opposizione, rivolgetevi al presidente di Eav, con cui siete tutti i giorni in contatto e fate i compagni di merende. Magari finalmente, oltre a qualche consulenza e qualche incarico, potrete finalmente chiedere qualcosa di utile per i cittadini stabiesi».
In realtà la questione è ferma da due anni proprio su una cavillo burocratico tra Comune ed EAV. L’intesa raggiunta nel 20
19 tra i due enti prevedrebbe la gestione di apertura e chiusura dello snodo ferroviario a carico dei titolari del lido Moderno, con il sindaco Cimmino che avrebbe anche dato il nulla osta al piano. Ma secondo quanto appreso da StabiaChannel.it proprio 2 anni fa, l'ufficio tecnico all'Ambiente dell’ente di Piazza Giovanni XXIII garanzie e certificazioni dall’EAV. Troppi, secondo i funzionari, i rischi a cui si andrebbe incontro allo stato attuale delle cose. Il sopralluogo in stazione avrebbe infatti rilevato criticità dal punto di vista delle più basilari norme di sicurezza nella struttura: muffa sui muri, mancanza di barriere divisorie tra passeggeri in entrata e in uscita, assenza addirittura dei citofoni di emergenza, bagni inesistenti. Il tutto condito da una logistica a suo modo unica che renderebbe oltremodo difficoltoso l'intervento dei soccorsi in caso di necessità. Decisamente troppo per dare l'ok definitivo, stando a quanto appreso. Ecco perché il 6º Settore si è già mosso per far rilasciare all'Eav un certificato di messa in sicurezza della stazione. In questo caso, ovviamente, tutte le responsabilità del caso verrebbero scaricate sulla società regionale di trasporti. Certificazioni che evidentemente non sono arrivate e la stazione è rimasta desolatamente chiusa in questi anni con un enorme danno per i cittadini e per l’intera città di Castellammare di Stabia.