Si aggrava il bilancio delle vittime da coronavirus a Castellammare di Stabia. Nella giornata di ieri è venuto a mancare un frate del santuario della Madonna della Libera. Padre Angelo Gioia aveva 70 anni e si era ammalato di Covid alcune settimane fa. Improvvisamente le sue condizioni sono peggiorate tanto da rendere necessario un ricovero presso all'ospedale San Leonardo di Castellammare dove purtroppo non ce l'ha fatta. Padre Angelo era molto conosciuto in città per la sua attività a Madonna della Libera dove era arrivato solamente qualche mese fa per dirigere la comunità di frati stabiesi. Al momento sono 62 i morti da coronavirus nella città di Castellammare di Stabia. Un dato che purtroppo continua a peggiorare di giorno in giorno con il numero dei contagi che non aiuta. L'allerta sulla città delle acque è massima mentre il San Leonardo rivive nuovamente gli incubi del passato con i posti letto che scarseggiano e le ambulanze con i pazienti all'interno costrette ad aspettare per ore all'esterno della struttura.
Dati che preoccupano anche l’unità di crisi della Regione Campania oltre che lo stesso sindaco Gaetano Cimmino. Le regole imposte dalla zona arancione della Campania oltre che dall’ordinanza sindacale sembrano non bastare per arginare la diffusione dei contagi, anche perch&eacut
e; le sole forze dell’ordine del territorio sembrano non essere sufficienti per monitorare l’intero territorio. Consapevoli che i controlli sono fondamentali per evitare potenziali eventi di contagio, è al vaglio delle istituzioni anche il ricorso all’esercito per monitorare i punti nevralgici della città.
Contagi che stanno aumentando e generando preoccupazione anche nei comuni limitrofi. Oltre Torre Annunziata, nelle ultime ore apprensione per l’aumento dei casi c’è anche a Sant’Antonio Abate, Pompei, Lettere e Torre del Greco. I morti in Campania dall’inizio della pandemia sono ormai saliti a 4120 e la situazione attuale non sembra presagire nulla di buono.
Intanto proseguono le vaccinazioni in tutta la regione. Questa settimana, oltra agli ultra ottantenni, sono in corso le quelle a tutto il personale legato al mondo della scuola. Un piano vaccinale che prosegue non come auspicato a causa dell’arrivo a singhiozzo dei vaccini. Un fatto che ha spinto il governatore della regione, Vincenzo De Luca, a lanciare la proposta di produrre i vaccini in Italia. «Dobbiamo programmare questa attività. Ci vogliono mesi per mettere su la tecnologia che serve, ma se programmiamo questa attività per l’estate avremo i bioreattori utili a produrre in casa i vaccini».