La Juve Stabia chiude una regular season da sogno blindando il quinto posto. Il pareggio per 0-0 contro la Sampdoria, frutto di un match acceso soprattutto sul piano agonistico, fa felici i gialloblù condannando contestualmente alla retrocessione i liguri. Una sfida dura analizzata con orgoglio da mister Guido Pagliuca a coronamento di un campionato incredibile. «Tengo ad augurare in primo luogo alla Sampdoria di tornare il prima possibile nelle categorie che le competono – evidenzia il trainer gialloblù –, mi dispiace tantissimo vederla in questa situazione. Da par nostro, dopo la sconfitta con la Reggiana, volevamo dare una risposta a noi stessi per arrivare ai playoff con il giusto entusiasmo. Quella con gli emiliani è stata tra l’altro una partita particolare persa in modo superficiale, i dati statistici mi hanno fatto notare che mai in questo campionato avevamo avuto tante occasioni in una gara, il possesso palla è stato elevatissimo e l’indice di rischio minimo. Contro i blucerchiati abbiamo giocato un ottimo match per 70 minuti, poi abbiamo mantenuto bene il campo. Rivolgo i miei complimenti anche alla terna arbitrale, è stata davvero forte mettendo tutti i calciatori nelle condizioni di poter esprimersi al meglio. Abbiamo deciso di dare grande valore a questa partita per valorizzare quanto fatto in tutta la stagione, per questo abbiamo rischiato i diffidati. Abbiamo sempre pensato al presente, motivo per cui abbiamo dato la priorità alla conquista del quinto posto per poi concentrarci dopo sul prosieguo. La squadra è stata fantastica, ha sempre dato tutto in un processo di crescita costante. Abbiamo stravolto i pronostici della scorsa estate grazie a questo gruppo dai valori morali incredibili ed il legame creatosi con la città è stato importantissimo. Tengo a ringraziare chi ci ha consentito di raggiungere questo risultato, dalla nostra gente ai giornalisti, passando per il mio staff, il ds Lovisa che ci è sempre stato vicino, il patr
on Andrea Langella che ha dato tantissimo a noi ed alla città, ai suoi collaboratori ed a tutti coloro che lavorano nell’ombra, come l’addetto stampa Mario Di Capua e Pino Di Maio, una persona di uno spessore umano incredibile. Questo è un viaggio straordinario reso possibile anche dalla presenza di uomini straordinari come Alberto Gerbo e Leonardo Candellone che sono fondamentali per lo spogliatoio. Per noi allenatori rappresentano un vantaggio importante poter contare su uomini del genere.». Ora ci sarà da pensare al Palermo. «Il nostro è un grande sogno coltivato giorno dopo giorno, quanto raggiunto ci rende fieri ed orgogliosi. Siamo partiti con l’obiettivo di valorizzare i tanti giovani, la personalità mostrata in questo match dimostra che siamo arrivati pronti a giocarci i playoff. Vogliamo partire con determinazione sin da subito, sappiamo che mantenendo l’umiltà e miscelandola con la consapevolezza potremo fare bene. La prossima sarà una sfida secca contro uno dei club più forti del campionato, dispiace avere poco tempo per prepararla. La affronteremo con la volontà di migliorarci e lo spirito giusto di chi è felice di poter giocare un’altra partita a Castellammare. La nostra è una squadra giovane, abbiamo un’alta e veloce capacità di recupero. Studieremo sin da subito il Palermo, avversario cambiato rispetto all’ultima volta che lo abbiamo affrontato. Considerando che era partito con l’obiettivo di vincere il campionato ed ora si ritrova a giocarsi i playoff da ottavo classificato, dovremo essere bravi a sfruttare il diverso entusiasmo con cui si arriverà alla gara. Ce la metteremo tutta, come dice un mio amico metteremo il casco ed andremo a combattere. Speriamo di poter giocare le 5 partite che restano, faremo di tutto per riuscirci». Il viaggio continua, prossima tappa la sfida con il Palermo al Menti sabato alle ore 19.30. Un appuntamento con la storia da non perdere.