Nuovo incarico per il colonnello Giuseppe Mari, padre del compianto Catello, morto a soli 28 anni a causa di un incidente stradale che lo ha strappato all'affetto dei suoi cari in uno dei momenti più felici della sua carriera. La Cavese, dopo aver battuto in rimonta il Sassuolo per 2-1, conquistava la promozione dalla C2 alla C1 ed il ragazzo rientrava a Castellammare dopo i festeggiamenti nella città metelliana. Il patron Manniello ha quindi conferito a Giuseppe l'incarico di presidente onorario. "Affronterò con grande soddisfazione ed impegno questo ruolo prestigioso che mi ha affidato Franco Manniello all'interno della Juve Stabia e cercherò di svolgerlo rappresentando con onore i colori gialloblù"
Da un uomo di calcio come Improta a uno di giustizia come Mari "Gianni Improta era un grandissimo personaggio, molto addentrato nel mondo del calcio. Io inv
ece vengo dal mondo di giustizia, perché da colonnello dell'arma ho combattuto l'illegalità. Devo ancora rodarmi, ma sono sicuro che non avrò problemi ad imparare come funzionano determinate cose"
Ogniqualvolta la Curva Sud intona cori dedicati alla memoria di Catello sono sempre emozioni forti "Provo sensazioni contrastanti, tra il terribile e il meraviglioso. Terribile perché tutto mi riporta indietro a 10 anni fa, quando ebbe luogo quella assurda tragedia. Meraviglioso perché, nonostante siano passati tutti questi anni, Catello continua a vivere attraverso la voce della Curva"
Giuseppe Mari era già in società nell'anno della promozione in B, per cui in un certo senso la Juve Stabia si affida anche alla scaramanzia "Mi auguro che, anche grazie alla mia presenza, le vespe possano ritornare in Serie B a distanza di soli tre anni".